All’inizio erano stati gli ambienti di alto livello, albergatori e quelli che avevano da fare con l’aeroporto, a capire le potenzialità della tassa di soggiorno. Poi, via via si erano accodate associazioni e organizzazioni di categoria per arraffare porzioni degli introiti derivanti dalla permanenza in città dei turisti, fino a fa diventare un tavolo di spartizione quello dell’Osservatorio tecnico per l’utilizzo della tassa di soggiorno.
Un tavolo che, comunque, poneva un argine all’utilizzo indiscriminato delle somme da parte delle amministrazioni che, in verità, non sempre, sono sensibili ai dettami del regolamento e tendono a destinare le somme non sempre in linea con le finalità dettate della tassa
Da un comunicato della giunta Cassì, veniamo a sapere che, in piena campagna elettorale, senza fornire comunicazioni sulle convocazioni dell’osservatorio, che si sarebbe più volte riunito, e senza comunicato stampa sulla delibera di giunta municipale, la precedente giunta Piccitto aveva deliberato una proposta per il Consiglio Comunale per il piano di utilizzo 2018 della Tassa di soggiorno.
C’è stato, chi, in passato, ha erroneamente, ma seguendo un filo logico, inteso i fondi della tassa di soggiorno utilizzabili per l’anno seguente, mentre pare che si lavori sulle previsioni di entrata per un inserimento nel bilancio preventivo dell’anno a cui si riferisce il piano di utilizzo. Resta la perplessità di un piano di utilizzo da approvare entro il 28 febbraio di ogni anno, mentre il bilancio dovrebbe essere pronto al 31 dicembre dell’anno precedente.
La Giunta Piccitto, in data 28 marzo 2018, deliberava per un piano di utilizzo che ripartiva solo in quota percentuale le somme della tassa di soggiorno, per interventi relativi ad attività cinematografiche e televisive finalizzati allo sviluppo turistico, per il protocollo per l’apertura delle chiese, per il miglioramento degli sportelli infotourist, per l’acquisto di materiale promoinformativo, per il servizio guide, per le manifestazioni ad alta valenza turistica, per contributi alle strutture ricettive, per il Museo del Costume, per il turismo accessibile e per il miglioramento della mobilità fra Ragusa e Ibla.
Le quote maggiori erano destinate alle manifestazioni ad alta valenza turistica e ai contributi per le strutture ricettive, rispettivamente 36,42 % e 25 %, 10,79 % alle attività cinematografiche e televisive, eliminati i contributi per nuove rotte sull’aeroporto di Comiso, al centro di numerose polemiche già per l’erogazione delle somme relative agli anni 2015 e 2016.
La giunta Cassì, nella seduta del 10 settembre 2018, ha approvato un nuovo piano di utilizzo delle risorse derivanti dall’applicazione dell’imposta di soggiorno riferito all’anno 2018 per l’ammontare complessivo di 1.100.000 euro.
Viene specificato che l’atto sostituisce quello precedentemente adottato dalla passata giunta essendo state apportate alcune integrazioni e modifiche.
La ripartizione proposta è ridotta e articolata in 8 voci di finanziamento: 55.000 euro saranno destinati al protocollo con la diocesi per la fruizione turistica delle chiese di Ragusa e Ragusa Ibla, 575.300 euro per spese in campo turistico (promozione del territorio, personale impiegato nei punti informazione e accoglienza turistica e in ambito culturale), 14.000 euro per acquisti in ambito turistico, 143.700 euro per l’organizzazione e gestione di eventi e attività culturali di promozione turistica, nonché interventi di servizi a supporto del turismo, 31.000 euro per contributi relativi a interventi di promozione e valorizzazione di manifestazioni tradizionali ed identitarie della città e annessi servizi di supporto, 265.000 euro per contributi in materia di turismo di cui il 5% a sostegno delle strutture ricettive, 10.000 euro per interventi di manutenzione e recupero di beni, spazi e aree pubbliche rilevanti per l’attrazione turistica, 6000 euro sono destinati all’acquisto di beni per il Castello di Donnafugata e Museo del Costume.
Il piano di utilizzo delle risorse derivanti dall’imposta di soggiorno 2018 varato dalla giunta municipale sarà sottoposto all’approvazione del consiglio comunale.
Da un esame sommario della nuova proposta di giunta, risalta il 52 % destinato a spese in campo turistico, genericamente indicate, e spese per il personale afferente agli uffici turismo e cultura.
Ancora risalta il 24 % destinato a contributi per interventi in materia di turismo e un altro 13 % finalizzato a organizzazione e gestione di eventi e attività culturali di promozione turistica, in generale perplessità hanno destato alcune voci che, di certo, in consiglio comunale saranno chiarite dall’assessore al turismo, in maniera puntuale, anche per le eccezioni che sembrano arrivare da più parti.