Paradossale comunicato del PD cittadino, a firma del segretario, Calabrese, e del capogruppo in Consiglio Comunale Chiavola, che si autodefiniscono, nella stessa nota, “le massime espressioni del Partito Democratico in città” (chi vuole intendere intenda, NdR).
Atterrisce leggere comunicati di questo tipo, di pura propaganda, che sembrano dimenticare, nel caso specifico di Ragusa, le mancanze gravi del Partito Democratico, nei confronti della città e del comprensorio, solo riferendoci alla Ragusa – Catania e all’autostrada, per le quali sono intervenuti ministri, presidenti del consiglio, in carica e spodestati, che hanno sempre assicurato che tutto era posto e che mancava solo una firma.
Autentiche prese in giro, non addebitabili, certo, agli esponenti locali del partito, ma che non permettono, ora, di dire che, per esempio, l’on.le Campo dovrebbe vergognarsi.
Peraltro, si afferma il falso quando si dice che la Campo non ha dato spiegazioni.
Come abbiamo ampiamente riferito di recente, ma forse “le massime espressioni del Partito Democratico in città” non leggono, naturalmente, la stampa minore, (( http://ragusalibera.it/stefania-campo-si-distingue-ancora-volta-accende-luce-bando-periferie-sulla-metroferrovia-ragusa/ )) la Campo ha ampiamente spiegato la norma del milleproroghe che attiene alla metroferrovia di Ragusa.
Questi i passi salienti del suo comunicato:
“Da settimane piccoli e ormai quasi estinti partiti, che a livello nazionale sono all’opposizione hanno intrapreso la strada dello sport “della menzogna più verosimile”, divulgando notizie distorte e strumentalmente confezionate.”
“Sul Bando Periferie, ad esempio, non si trova facilmente alcuna notizia approfondita e intellettualmente onesta sulle imprescindibili motivazioni che hanno costretto il Governo Conte a dover bloccare il corso amministrativo dei finanziamenti già assegnati dal precedente Governo.”
“Nessuno parla infatti della sentenza n. 74 del 2018 della Corte Costituzionale.”
“dice la sentenza di cui sopra, e che in un articolo della legge n. 232 dell’11 dicembre 2016 (art. 1, comma 140, del Bilancio di previsione dello Stato, anno finanziario 2017, e Bilancio pluriennale, triennio 2017-2019), che istituiva un apposito fondo per assicurare il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese, a parere della Corte, è stato calpestato il principio di costituzionalità.”
“La sentenza difatti nasce da un ricorso del febbraio 2017 inoltrato dalla Regione Veneto secondo la quale il Fondo sarebbe destinato a finanziare programmi, ovvero progetti, che intervengono direttamente su competenze inerenti alle Regioni, senza però prevedere alcun coinvolgimento delle Regioni stesse, determinando così la violazione degli articoli 117, 118 e 119 della Costituzione, nonché del principio di leale collaborazione di cui agli articoli 5 e 120 della stessa.
Ma l’accusa più grave rivolta al precedente governo, confermata dalla sentenza della Corte Costituzionale, sta chiaramente nell’aspetto assolutamente “discrezionale” nell’assegnazione dei finanziamenti.”
Quindi, nessuno scippo pesante e fraudolento, tantomeno indirizzato, specificatamente alla nostra città.
Naturalmente siamo i primi ad aspettare gli esiti conseguenti alle affermazioni della Campo che ha detto che il finanziamento non andrà perso e che la metropolitana di superficie di Ragusa diventerà realtà, come pure siamo in attesa che gli attuali responsabili nazionali alle infrastrutture e al mezzogiorno diano risposte, questa volta concrete, per la Ragusa Catania e per l’autostrada.
Quanto al silenzio della Giunta Cassì, del sindaco in particolare e degli altri componenti della deputazione, potrebbero essere giustificate le aspettative di una nota di protesta, per quanto gli altri deputati sono parte della maggioranza di governo regionale e non possono avere dignitosi margini di manovra sull’argomento.
Questo il testo della nota a firma di Calabrese e Chiavola:
“Passa il milleproroghe. Anche alla Camera dei deputati. E, di conseguenza, spariscono i 18 milioni di euro per la realizzazione del progetto della metroferrovia di Ragusa.
Quel che è più grave, che non una sola parola è stata sollevata in proposito dalla Giunta Cassì, né da altri deputati regionali, a parte l’on. Dipasquale, che pescano voti e sostegni anche nella nostra città.
Ma stiamo scherzando?”.
E’ la riflessione che arriva dalle massime espressioni del Partito Democratico in città, a cominciare dal capogruppo del Pd al Consiglio comunale, Mario Chiavola, che, assieme al segretario cittadino Giuseppe Calabrese, puntano il dito su quello che viene definito lo “scippo del bando periferie” ad opera del governo nazionale Lega-M5s.
“Dopo anni, finalmente – sottolineano Chiavola e Calabrese – il Governo Renzi era riuscito a individuare fondi importanti per il recupero di progetti di ampio respiro.
Tra questi anche la metroferrovia a Ragusa per la quale, nelle settimane scorse, era stata addirittura sottoscritta la convenzione tra il Comune e Trenitalia.
A fronte di tutto ciò, quando l’intera popolazione ragusana si era
messa d’impegno a percorrere soluzioni praticabili, arrivando perfino a costituire la Società per la mobilità alternativa, si registra un clamoroso passo indietro causato dal nuovo governo.
Una circostanza già di per sé assurda resa ancora più paradossale dal fatto che nessuno dei rappresentanti delle istituzioni, a cominciare dal sindaco Cassì, ha ritenuto opportuno fare sentire la propria voce di sdegno. Solo il deputato regionale del nostro partito, l’on. Nello Dipasquale, ha manifestato tutta la propria indignazione a fronte di un vero e proprio torto subito ai danni della nostra città e si sta già dando da fare all’Ars per cercare di trovare una via sostenibile che consenta di recuperare il maltolto.
Si vergogni, invece, l’on. Stefania Campo che, a Ragusa, ha preso quasi 4.000 voti e che si ostina a non spiegare le ragioni per cui il suo partito ha operato uno scippo così pesante e fraudolento nei confronti della città, non chiedendo conto e ragione.
E’ davvero assurdo quanto accaduto. Ancora una volta la città di Ragusa è stata penalizzata, stavolta ad opera di un governo nazionale che, come primo atto, ha ritenuto opportuno varare un decreto milleproroghe che ha creato ovunque profondo imbarazzo e dissenso.
Non è questo il futuro che vogliamo. E come Pd faremo sentire la nostra voce di protesta nei luoghi istituzionalmente consoni per cercare di recuperare le somme necessarie a realizzare la metroferrovia che Ragusa attende da decenni”.