Questa foto è una rarità ed è stata scattata nel 2010 dal giornalista Fabio Bagnasco e da Massimiliano Pollina. Siamo a casa di Piero Guccione, in una villa dispersa fra Modica e Scicli, in cui il grande artista aveva deciso di passare il resto della sua vita. L’occasione, sono le riprese del film “Auguri Don Gesualdo”, un documentario girato da Franco Battiato su sceneggiatura di Manlio Sgalambro e prodotto da Kasba Comunicazioni. Il film intende unire qualità ed innovazione, ponendosi l’obiettivo di ricordare la figura e l’opera di Gesualdo Bufalino attraverso un mix di immagini di repertorio, testimonianze, interviste e riprese inedite nei luoghi d’elezione dello scrittore comisano. Il film è abbastanza breve, dura 45 minuti, ma è una rarità e non si trova in streaming, ma è possibile reperirlo alla Fondazione Bufalino di Comiso o acquistarlo insieme al libro. Fra gli intervistati scelti da Battiato per ricordare la figura di Bufalino, anche l’amico Piero Guccione (Bufalino gli dedicò alcuni scritti, tra cui l’inedita L’Estasi dello sguardo). Abbiamo raggiunto telefonicamente l’autore di questo scatto e co-produttore del film, Fabio Bagnasco, palermitano, che in questo momento si trova a Montalbano Elicona: “Non ricordo esattamente se scattai io la foto o il mio socio di allora Massimiliano Pollina. Ma ricordo esattamente che fu scattata sul set, durante le riprese del film. Il progetto nacque nel 2010 perché Battiato e Bufalino condividevano un’amicizia e una stima reciproca molto forte. E siccome Battiato era anche un buon amico di Guccione (in casa possiede alcuni suoi quadri), decise che fra le persone da intervistare doveva esserci anche il grande pittore sciclitano, essendo lui un ammiratore ed estimatore della sua opera pittorica”. E in effetti, tra i diversi contributi e testimoni, c’è anche Piero Guccione, che racconta un aneddoto molto divertente. Bagnasco, infatti, ricorda: “Viene raccontato, ad esempio, di quando lui e Bufalino dovevano recarsi a casa di Sciascia. Lungo la strada, una ruota si forò e quindi andarono da un meccanico. Il meccanico, disse a Bufalino che bisognava aspettare un po’ e Bufalino insisteva, dicendo che dovevano andare a trovare una persona importante, Sciascia. Ma il meccanico restò completamente indifferente e ci volle comunque molto tempo prima di riparare l’auto”. E in merito a questa foto, Bagnasco ricorda: “Quella foto è stata scattata all’interno della casa di Piero Guccione. Andammo li accompagnati da Piero Zuccaro. Lui fu molto gentile e accogliente, molto signorile, molto riservato. Fu disponibile durante le riprese e si creò un clima abbastanza familiare. Ho un bellissimo ricordo di quel film”.