My Sicily Fast Gourmet potrebbe essere definito, in poche parole, la risposta siciliana al McDonald’s. E naturalmente, la partita la vincerebbe senza ombra di dubbio e, credeteci, non diciamo questo per campanilismo. In verità, di fast food ha ben poco, nel senso in cui siamo abituati a pensarlo comunemente. Siamo a Catania. E’ sabato sera e siamo su via Umberto. Non abbiamo voglia di trattenerci troppo per cena, preferiamo mangiare qualcosa di veloce ma, allo stesso tempo, non vogliamo rinunciare troppo alla qualità. Più che altro, siamo degli inguaribili curiosi, pronti sempre a nuove esperienze. Per questo, decidiamo di fermarci in un posto le cui piastrelle ricordano, vagamente, le antiche “tannure” delle nostre bisnonne. Scopriamo, che si tratta di un “fast food” siciliano e che i panini promosti, a differenza dei soliti panini americani, sono tutti a base di specialità provenienti da ogni angolo della Sicilia: c’è il Bronte, il Palermitano, il Ragusano, il Vegetariano, il Catanese e via dicendo. Attratti da questa insolita offerta gastronomica, decidiamo di provare un “Don Bio Cheese” e un “Sant’Angelo”. Il Don Bio Cheese è un hamburger biologico, la cui carne è stata selezionata da bovini allevati in pascoli siciliani, servito in un panino di farina russello bio con una fetta di pancetta di suino nero dei Nebrodi, provola ragusana, foglia di lattuga, pomodoro fresco, il tutto condito con una salsa verde al cappero. E che la carne fosse di ottima qualità, è un dato incontrovertibile: media cottura, niente ketchup e maionese a mascherare il sapore, solo salsa al cappero e provola ragusana di prima scelta. Il Sant’Angelo, invece, è un filone di semola di grani antici siciliani, salame Sant’Angelo IGP preparato con carne di maiale allevata sui Nebrodi a pasta grossa, radicchio arrostito, pepato fresco e un velo di miele. Questo panino è particolarissimo: il radicchio, leggermente amaro, viene contrastato dalla dolcezza del miele, mentre il salame Sant’Angelo non risulta essere troppo salato, un rischio che spesso si corre quando il salame non è di ottima qualità. Ottimo anche il pepato fresco, che riesce a donare una certa nota piccante al panino, senza esagerare. Abbiamo anche provato le patate con buccia fritte, perchè non si può cenare con un panino senza l’accompagnamento delle patatine, ma queste non erano certe le solite patatine a bastoncino. Da bere, una birra “Panta Rei” rossa, prodotta da un birrificio di Canicattini Bagni e un’acqua frizzate. Il costo? 23.40, un prezzo che può starci vista la qualità proposta. Di questo posto, oltre all’offerta gastronomica, abbiamo apprezzato anche la cura del brand e del locale: semplice, pulito, accogliente e personale gentile e sorridente.
Da provare almeno una volta.