La settimana non prometteva niente di buono, anzi per dirla in termini meteorologici, si era proprio in stato di “ all’erta da bollino rosso”, per la difficile gara a Caltagirone, per la squalifica di due pilastri come Filicetti e Ricca, e ultima, ma non per importanza, delle inaspettate dimissioni di Santo Palma D.S. , uomo di fiducia e “longa manus” del presidente Nicola D’Amico.
Nel calcio spesso gli addetti ai lavori vengono colpiti da “mal di pancia”, sintomi che per guarire non hanno bisogno di cure mediche, ma di quello di cui il calcio si nutre: le vittorie.
Ebbene, questo e’ successo al Ragusa Calcio, che grazie alla vittoria a Caltagirone, con un gol di testa di Priola al 46° del s.t. , ha spazzato via i grossi nuvoloni che si erano addensati nel cielo societario, ha dato i tre punti per restare in testa assieme all’Enna ed ha fatto rientrare nella sua importante mansione Santo Palma.
Il Ragusa continua quindi nella sua inarrestabile marcia, mietendo vittime sia in campionato che in coppa Italia, ha assunto il ruolo di squadra da battere, grazie alla sapienza dello staff tecnico, alle qualita’ morali e tecniche dei giocatori, che vogliono lottare assieme alla tifoseria ed alla societa’, per raggiungere insieme ci0’ che si e’ programmato in agosto: la vittoria del campionato.