Ieri, in Commissione Affari Istituzionali è stato approvato il ddl che cambia la struttura delle giunte comunali, con una particolare attenzione per la componente femminile. In concreto, per rispondere all’appello delle Amministrazioni locali, specie dei piccoli comuni montani e delle Isole minori, si
è votato favorevolmente il seguente schema che modificherà così le giunte comunali: nei Comuni fino a 10 mila abitanti, oltre al sindaco, che presiede la giunta, il numero massimo di assessori sarà pari a 4; nei comuni da 10 mila a 30 mila, 5 assessori; da 30 mila a 100 mila, 7 assessori; da 100 mila a 250 mila, 9 assessori; da 250 mila a 500 mila, 10 assessori; per i comuni oltre i 500 mila abitanti, il numero massimo è fissato in 11 assessori. Per gratificare il pregevole contributo femminile nell’attività politica e amministrativa, è stata prevista in giunta una presenza di genere di almeno il 40% nei comuni con oltre 10 mila abitanti, mentre nei comuni fino a 10 mila abitanti, nel rispetto della rappresentanza, almeno 1 assessore deve garantire la diversificazione di genere. Inoltre è stata prevista l’incompatibilità tra la carica di consigliere comunale e quella di assessore nei comuni superiori a 15 mila abitanti. Le modifiche votate non comporteranno alcun aggravio di spesa per la Regione.