A Castelbuono, il dolce tipico delle famiglie è la testa di turco. E scopriamo, che non ha praticamente nulla a che vedere con l’omonimo sciclitano. Ci troviamo in un bellissimo B&B, il Villarose, immerso nelle campagne del piccolo centro delle Madonie. La padrona di casa, Rosanna, è una donna molto cordiale e, perseguendo il vero spirito del B&B, decide di preparare la colazione per gli ospiti con le sue mani. Fra le tante delizie che ci propone, tra cui un’incredibile quanto eccellente marmellata di zucchine, scopriamo anche un dolce tipico di Castelbuono: la testa di turco. In provincia di Ragusa, com’è noto, esiste già un dolce che porta lo stesso nome, e si fa a Scicli: si tratta sostanzialmente di un grosso bignè riempito di crema o ricotta, che viene prodotto principalmente durante la festa della Madonna delle Milizie. A Castelbuono, invece, scopriamo che la testa di turco assomiglia a un budino: costituito da strati di sfoglie fritte simili alle frappe che vengono intervallati da crema di latte e abbondanti spolverate di cannella, la testa di turco di Castelbuono è un dolce dal sapore retrò, non eccessivamente dolce: ricorda i biancomangiare della nonna e ha quel sentore casalingo dei dolci tradizionali. La consistenza morbida della crema di latte è intervallata dalla sfoglia leggermente croccante. Superlativo. Anche in questo caso si tratta di un dolce celebrativo, realizzato per ricordare la cacciata dei turchi. Tutto il mondo è paese. Ma con le dovute varianti.