La domanda di modifica del disciplinare dell’indicazione geografica “Monti Iblei DOP” (denominazione di origine protetta) per alcuni aspetti non è stata dichiarata conforme ai requisiti del regolamento (UE) n. 1151/2012. Lo ha spiegato il commissario per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, Phil Hogan, replicando in forma scritta all’interrogazione presentata il mese scorso dall’onorevole Innocenzo Leontini. L’europarlamentare dei Conservatori e Riformisti, interpellato dal Consorzio “Olio extravergine d’oliva DOP Monti Iblei”, aveva chiesto alla Commissione di sapere entro che termine avrebbe risposto alla richiesta del Consorzio medesimo, inoltrata il 14 marzo 2018 e inerente alla “modifica del disciplinare relativo alla delimitazione della zona geografica di produzione, trasformazione, stoccaggio e confezionamento della materia prima, nel cui territorio devono essere ubicati tutti i soggetti della filiera disciplinata”.
Leontini, facendosi interprete della preoccupazione dei produttori dell’olio extravergine d’oliva, aveva segnalato come un ulteriore ritardo da parte della Commissione, rischiava di pregiudicare l’annata agricola di tutti i produttori che avrebbero voluto fregiarsi della denominazione di origine protetta. La Commissione europea, attraverso Hogan, ha evidenziato l’imperfezione della richiesta del Consorzio ma, al contempo, specificato che “invece che procedere al rigetto, ha avviato una corrispondenza con le autorità italiane e sta attendendo la comunicazione, da parte di queste ultime, della versione riveduta della domanda”.
Il deputato di FdI ha evidenziato “l’atteggiamento costruttivo da parte del commissario Hogan, che anziché rigettare una domanda considerata imperfetta, ha preferito inviare alle autorità italiane competenti una richiesta di correzione della stessa”. “Auspico – ha aggiunto l’onorevole Leontini – che le autorità italiane rispondano nel modo più celere e tempestivo, per andare incontro alle esigenze di tempo e di qualità dei nostri produttori. E per evitare che l’annata agricola possa cominciare senza il soddisfacimento della richiesta: ciò impedirebbe la modifica del disciplinare e l’estensione del territorio ammesso alla DOP, con conseguenze dannose per tutti. L’olio Monti Iblei – conclude l’onorevole – è un’eccellenza della produzione agricola siciliana e come tale va tutelato”.