“Sono ancora troppe le criticità segnalate dagli operatori del settore scolastico in merito alla riapertura delle scuole e per le quali, ancora, non sembra esserci soluzione. Per questo, come Partito Democratico, chiediamo al Presidente Musumeci l’avvio di un confronto serio sull’argomento insieme all’ARS e le categorie interessate per evitare di aprire tra qualche giorno e dover richiudere dopo poco”. Lo dichiara l’on. Nello Dipasquale, parlamentare regionale del Partito Democratico e segretario alla Presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana.
“Da un incontro telematico che abbiamo avuto con le sigle sindacali e alcuni autorevoli membri del mondo scolastico regionale è emerso che tantissimi sono i dubbi sui metodi con i quali si apriranno le scuole – spiega Dipasquale – per esempio nel caso dei trasporti non sappiamo se la flotta dei mezzi sarà potenziata per consentire il distanziamento tra gli alunni a bordo; chi controllerà se i passeggeri indossano o meno la mascherina; non sappiamo come si impediranno gli assembramenti all’ingresso e all’uscita dalle scuole. Inoltre reputiamo che al personale delle scuole dell’infanzia debbano essere fornite le mascherine FPP2, visto che è davvero difficile spiegare ai bambini più piccoli che bisogna mantenere le distanze, oltre che impossibile per il tipo di lavoro che si svolge. In ultimo, ma non meno importante, crediamo che prima di aprire le scuole andrebbe fatto uno screening della popolazione scolastica in modo da ridurre ancora la possibilità di veicolazione dei contagi”.
“L’assenza di un confronto, anche parlamentare, su questi temi è una grave carenza del Governo regionale – conclude il parlamentare ibleo – e per questo motivo chiediamo al Presidente della Regione di attivarsi rimandando l’apertura delle scuole a quando il confronto sarà consumato e tutti i dubbi chiariti”.
E su questo argomento specifica: “Innanzitutto è mancato un confronto tra Parlamento regionale e le parti sociali interessate, anche nelle Commissioni di competenza, per chiarire tutti i dubbi esistenti. Non si conosce il metodo con il quale verranno gestiti i trasporti degli studenti: come si farà a garantire il distanziamento sociale a bordo degli autobus? La flotta dei mezzi a disposizione per il trasporto verrà potenziata? Chi controllerà che tutti indossino la mascherina? Certamente non potrà farlo l’autista…
All’ingresso e all’uscita delle scuole come si farà per evitare gli assembramenti? In più, per quanto riguarda la scuola dell’infanzia, pensiamo sia necessario dare in dotazione al personale docente le mascherine FPP2 al posto di quelle chirurgiche perché si è continuamente a stretto contatto con bambini molto piccoli ai quali è veramente difficile spiegare il concetto di “distanziamento sociale”.
Il parlamentare ragusano, aggiunge: “Urge un confronto istituzionale con l’Assemblea Regionale Siciliana.
Riaprire le scuole venerdì senza aver chiarito questi dubbi vorrà dire chiudere subito dopo. Allora meglio rimandare di una settimana e tentare di fare il possibile per tutelare i nostri ragazzi, i docenti e le famiglie di tutti loro”.