La Persona al centro di tutto.
Questo significa capovolgere l’ attuale approccio nei confronti della disabilità. Si deve partire non dai deficit, ma dalle potenzialità e dai bisogni per realizzare quanto più possibile la crescita personale e l’ integrazione sociale. Occorre quindi dare vita e omogeneità alla distribuzione dei servizi territoriali pubblici e privati e creare complementarità tra sistema sanitario, sociale ed educativo. Da questo punto di vista la legge n. 104 del 1992 “Legge quadro per l’ assistenza, l’ integrazione sociale e diritti delle persone con handicap” getta le basi per avviare una fase nuova nei confronti delle persone disabili. Tutto ciò deve avere vita dalle istituzioni e dal personale qualificato, ma sopratutto da noi in quanto società.
Oggi avrei dovuto continuare a scrivere e pubblicare solo un excursus sulla psicologia; informazioni basilari per addentrarci in tanti mondi sconosciuti. Ma sapete, cari lettori, in questo momento ho il bisogno di condividere con voi non delle nozioni ma delle emozioni ed esperienze vissute con ragazzi non normodotati.
Voglio dedicare, dal profondo del mio cuore, questo scritto ai ragazzi di Pietrangolare, una cooperativa sociale in cui ho lavorato e in cui ho trovato degli amici unici. Ho pensato questo perchè ieri è stato il mio compleanno e mai nella mia vita avrei pensato di ricevere così tanto affetto. Un amore incondizionato da parte di questi ragazzi, in particolar modo dalla mia Riccia, una ragazza che si contraddistingue per la sua curiosità, dolcezza, amore per la natura e in particolare per i cani… Da B., un ragazzo che custodisce l’ amicizia come un tesoro prezioso, e da un piccolo ometto che riesce a dire frasi bellissime quando è davvero colmo di affetto e gratitudine. Questi ragazzi mi hanno fatto dei regali e delle dediche pensate, mirate, relative alla mia personalità. L’ hanno fatto senza che ci fosse una festa in cui apparire, ma spinti solo dalla voglia di rendermi felice. E ci sono riusciti. Il mio cuore era strapieno di gioia, di commozione e volevo solo gridare al mondo quanto debba essere normale avere nelle proprie vite amici, familiari, colleghi con difficoltà. Non solo per il convenzionale concetto di uguaglianza e integrazione, ma perchè -detto tra di noi- in questa società piena di cattiveria, ingiustizia, rabbia, invidia, questi ragazzi sono dei tesori inestimabili: non conoscono malvagità, secondi fini, ma solo voglia di amare ed essere amati.
Maggio 2021
-I miei ragazzi-
Ogni tanto rimango in silenzio e mi soffermo a guardarvi…ed inevitabilmente rido e divento felice… Samu con i suoi discorsi di fantasia ma tremendamente colmi di speranza, Riccia e il suo essere SoTuttoIo con la voglia di darsi al mondo, V. e i suoi gesti strampalati e divertenti ed i suoi abbracci dati di rado ma profondamente veri.
B. e i suoi mille complessi su se stesso senza rendersi conto di quanto sia intuitivo, S. e le sue rime tutte riferite al cibo perchè è un gran goloso. Siete uno spettacolo che merita spettatori ed applausi, siete la gioia delle giornate, la mia parte mancante che solo voi potevate completare.