“Gli episodi di violenza nei pronto soccorso siciliani, ultimo dei quali all’ospedale di Vittoria, non sono una novità e, purtroppo, sono fenomeni sempre più diffusi e frequenti. Resto basito nel leggere quale soluzione al problema il rimpatrio dei colpevoli, si tratta di una posizione chiaramente filosalviniana, che serve solo come azione repressiva e punitiva che agisce a fatto avvenuto e non previene proprio nulla”. Lo dichiara l’on. Nello Dipasquale, parlamentare regionale del Partito Democratico, commentando quanto accaduto ieri sera al pronto soccorso dell’Ospedale Guzzardi di Vittoria e le reazioni di una certa parte politica.
“La Lega – continua il parlamentare ibleo – se avesse a cuore davvero gli interessi dei medici e degli infermieri siciliani tutti, e non soltanto di quelli chiamati al voto di domenica e lunedì, avrebbe già da tempo dovuto mettere da parte la propaganda becera e proporre al Governo Musumeci, di cui ricordo fa parte, l’istituzione del servizio di vigilanza armata h24 in tutti i presìdi sanitari dell’Isola, cosa già da tempo proposta e mai attuata. Suggerisco ai rappresentanti della Lega, semmai, di raccordarsi con l’assessore Razza e spingere in questa direzione”.
“Come mai – chiede Dipasquale – la Lega non è intervenuta in occasione di episodi analoghi con protagonisti nostri connazionali? Ricordo il caso, risalente a circa un mese e mezzo fa a Enna, di un uomo vittima di un pestaggio in un locale e poi raggiunto dagli aggressori perfino dentro l’ospedale. O ancora, sempre un mese fa, in un pronto soccorso, è finita a “testate” tra un giovane e un poliziotto. Solo che il giovane era di Augusta e il pronto soccorso era quello di Siracusa. Guarda caso si tratta di episodi nei quali non sono coinvolti stranieri e avvenuti in comuni i cui cittadini non stanno andando al voto”.
“Rivolgo la mia massima solidarietà al personale dell’ospedale di Vittoria – conclude Dipasquale – augurando una pronta guarigione a chi è rimasto ferito, nella speranza che in futuro la vigilanza armata possa finalmente essere istituita in tutti gli ospedali siciliani scoraggiando i malintenzionati e dando al personale sanitario la necessaria serenità mentre svolge il proprio delicato lavoro”.