Che il Comune di Chiaramonte Gulfi non navigasse in buone acque, era cosa nota, quantomeno agli addetti ai lavori e ha chi ha un minimo di cognizione di causa sulle questioni economiche e finanziarie.
Ieri sera, però, il sindaco Mario Cutello, tramite un importante comizio, ha voluto rendere partecipe tutta la cittadinanza illustrando quali sono le principali criticità che l’Ente in questo momento storico sta attraversando.
Innanzitutto, prima di addentrarsi sulla questione economica, ha voluto rassicurare tutti sulla ZTL sperimentale. In questi giorni, infatti, sarà effettuato un incontro con residenti e commercianti per trovare le soluzioni migliori e adeguate, in modo da garantire la migliore soluzion per tutti.
Entrando nel vivo dell’oggetto del comizio, ovvero la situazione economco-finanziaria, Cutello ha dichiarato che la situazione è grave, gravissima, più di quanto si possa immaginare: “Non c’è un euro da spendere per la comunità. Da un mese rincorro solo emergenze”, dichiara.
In effetti, è stato chiesto un anticipo di cassa di 3 milioni e 7 mila euro, su suggerimento degli uffici. Perchè questa cifra? I conti sono presto fatti. Di questi tre milioni, 260 mila sono già statio spesi e ogni settimana, com’è noto, a causa dell’emergenza rifiuti ogni trasporto per smaltire l’immondizia ci costa 550 euro più iva a tonnellata. Pochi giorni fa è stato approvato il consolidato in consiglio comunale: in questo modo, dovrebbe arrivare qualcosa dallo Stato, circa 800 mila euro di risorse.
Per fare un esempio dei debiti accumulati dal Comune, Cutello dichiara che solo di utenze di luce e gas vi sono 1 milione di euro da pagare. Inoltre, gli uffici comunali non dispongono di un unico sistema informatico, ognuno ha il suo e ciò significa che non dialogano fra di loro e non si ha chiaro il quadro delle varie utenze pagate dai cittadini.
Ma vi sono anche determine fatte in passato e non pagate, ditte che aspettano i soldi da due anni e qui, Cutello, giustamente chiede a tutta la comunità perchè non sono andati a battere cassa quando era il momento. In totale, le determine effettuate ammonterebbero a 1 milione e 700 mila euro. In parole povere, a conti fatti, Chiaramonte sarebbe fuori di quasi 5 milioni, se leviamo il contributo statale e regionale.
La vera tragedia è anche la mancanza di personale, soprattutto all’ufficio tecnico. Non è avvenuto in questi anni il ricambio della dirigenza, siamo con un solo ingegnere che deve occuparsi di tutto e questo è un grave problema per intercettare fondi a disposizione del PNRR e realizzare i progetti.
“Non abbiamo lasciato il paese in modo onorevole”, stigmatizza Cutello e aggiunge: “C’è un clima di paura fra i dipendenti e dobbiamo tornare alla norma”. Cutello non ha paura a dire la parola che corre di bocca in bocca, ovvero “dissesto” ma sembra fiducioso: “Non vogliamo andare in dissesto un piano di riequilibrio ci è stato indicato”, ma avverte: “Non ci saranno spese che non si potranno sostenere”. Per la cosiddetta estate chiaramontana, che l’anno scorso è costata 150 mila euro, Cutello annuncia già che quest’anno il massimo che si può stanziare è 30 mila euro che, tra l’altro, saranno sostenuti grazie anche a degli sponsor privati. Cutello, insomma, ha intenzione di rimettere il Comune di Chiaramonte nella giusta direzione, partendo dal risanamento delle finanze e cercando di pagare i debiti fuori bilancio. La strada è lunga, ma il nuovo sindaco sembra molto fiducioso e il fatto che abbia voluto informare la cittadinanza sul grave stato in cui versa l’ente, è sicuramente un buon indice di trasparenza.