La spiritualità è una qualità della natura dello spirito, un fattore che appartiene ad ogni essere umano, è un dominio che può andare anche al di fuori del mondo del religioso e può essere presente in qualsiasi esperienza umana. La medicina è la scienza dei sistemi complessi, dei sistemi di rete fisiologiche che sono anche particolarmente intricate tra di loro e che rispondono a dei principi chimici, fisici e biologici tanto da essere considerata la scienza della meccanicistica per eccellenza. Come è possibile, dunque, pensare che possa esserci un legame tra i due mondi? Due mondi apparentemente così lontani? Sono gli interrogativi a cui hanno cercato di rispondere i relatori in occasione della celebrazione della memoria liturgica di San Luca evangelista, patrono dei medici e degli operatori sanitari, promossa dall’ufficio diocesano per la Pastorale della salute. E’ stata la sala conferenze dell’Ordine dei medici di Ragusa, ieri pomeriggio, a ospitare un incontro di formazione sul tema della spiritualità e della salute dal titolo “Feriti dal dolore, toccati dalla grazia”. Rosa Giaquinta, consigliere dell’Ordine dei medici e degli odontoiatri della provincia di Ragusa, componente della consulta dell’ufficio per la Pastorale della salute, e Rosario Giurato, direttore Uos Rsa Comiso, anch’egli componente della consulta dell’ufficio per la Pastorale della salute, si sono soffermati sul ruolo degli operatori sanitari, sul rapporto con i pazienti e le famiglie, mettendo in discussione una serie di aspetti sul ruolo degli operatori sanitari che solitamente rischiano di passare sotto silenzio. “San Luca, in questo caso nel suo ruolo di medico – afferma il segretario della Pastorale della salute, Stefania Antoci, presente unitamente al vicedirettore Antonella Battaglia – ci ha veramente guidati nel contesto di un pomeriggio pieno di cuori umani e ricco di devozione e attenzione al paziente. Ascoltare operatori che si mettono in discussione è stata la pienezza più grande che ci siamo portati a casa”. E don Giorgio Occhipinti, direttore dell’ufficio, precisa: “Quello di ieri è stato solo l’appuntamento di apertura di tutta una serie di iniziative che, come sempre, stiamo programmando per l’anno pastorale, riservando una grande attenzione ai pazienti e al rapporto degli operatori sanitari con gli stessi”.