Spesso si intende la cultura come spettacolo, dimenticando che per una città Cultura è biblioteca, è restauri (Donnafugata ne è esempio), è Unesco (siamo tornati in White List), è musei (Mu.De.Co. finalmente aperto, il Museo Archeologico lo sarà a giorni, i nuovi musei “del Prodotto Contadino” e “della Città” sono in via di completamento), è aggregazione (vedi il Centro Commerciale Culturale), è valorizzazione dei percorsi storici (Latomie riaperte e sentieri per siti come Grotta delle Trabacche, Riparo Sotto Roccia e Ipogeo di Cisternazzi finalmente restaurati).
Cultura è certamente anche spettacoli, sebbene il ruolo di un Comune non sia propriamente quello del Direttore artistico. La visione che l’Amministrazione Cassì ha voluto dare in questo specifico settore è chiara: non assistenzialismo ma opportunità strutturali di sviluppo, seguendo tre direttive.
La prima riguarda gli spazi: Teatro Tenda e Sala Falcone Borsellino hanno beneficiato o stanno beneficiando di ristrutturazioni importanti ed economicamente ingenti, per non parlare dei lavori in corso per restaurare il Concordia e dotare finalmente Ragusa di un vero Teatro Comunale, per di più in centro.
La seconda direttiva riguarda la proposta teatrale. L’Amministrazione ha offerto alla città due stagioni degne di nota, contribuendo a riaprire un luogo caro a tutti i Ragusani quale il Teatro Duemila, e al contempo collaborato con tutte le realtà artistiche della città, che sono state rese protagoniste in diverse occasioni. Ragusa Città-Teatro, Piazza Grande, Vivere il Parco, Pietre Narranti di prossima realizzazione sono solo esempi di rassegne promosse dal Comune e realizzate con la sinergia delle compagnie locali.
La terza direttiva riguarda i contributi per gli eventi culturali e artistici, finalmente incanalati in un sistema unico e trasparente di regole e calendari condivisi. In un deserto di norme chiare e meritocratiche, è stato sovvertito lo storico principio che vedeva il politico di turno scegliere e finanziare a proprio piacimento. È stato infatti approvato un nuovo regolamento contributi che ha portato a razionalizzare la presentazione di domande per grandi eventi (contributi ordinari) e piccole proposte (contributi straordinari). Sono state inoltre create categorie dedicate alle feste patronali principali e alle manifestazioni religiose minori. Il tutto è stato inserito in calendari di ampio respiro, quali l’Estate Iblea e Ragusa città del Natale, programmati con maggiore anticipo rispetto al passato; un principio imprescindibile per generare indotto sulla città.
Che sia tramite la richiesta di contributi dal privato al Comune o viceversa, con una proposta di collaborazione partita dall’Ente, le compagnie locali hanno quindi potuto beneficiare di un sostegno che, determine alla mano, in alcuni casi è stato meritatamente superiore alle diverse decine di migliaia di euro, oltre a un ripetuto utilizzo gratuito dei luoghi e alla disponibilità di servizi e attrezzature.