“Mi candido, da donna libera e di sinistra, per proporre alla mia Comunità un progetto di cambiamento. Faccio parte di una coalizione di forze politiche e di singole persone che hanno in comune uno stile, un linguaggio e una comune visione. Dalla negativa fase attuale non si esce urlando, arrabbiandosi o rifugiandosi nell’astensionismo. Bisogna liberarsi dalla schiavitù dell’astensionismo che è il contrario della ribellione e della libertà. La soluzione è far tornare di moda le persone per bene, coerenti, disinteressate e competenti.” Parla così Gianna Miceli, laureata in sociologia, giornalista e comunicatore pubblico e istituzionale.
Sensibile a tutte le problematiche legate al mondo del volontariato, ha sempre avuto attenzione al mondo femminile e alle politiche di genere. Gianna Miceli è sposata con Gianni Battaglia, ha due figli, Valentina ed Enrico e un nipotino, Salvatore. E’ Una grande passione per la lettura e il cinema. Da qui la vocazione a seguire e partecipare a progetti in ambito di innovazione sociale e culturale, dando un contributo allo sviluppo di idee e programmi anche in ambito politico. Oggi, è candidata al consiglio comunale nelle liste di Sergio Firrincieli.
– Hai accettato di candidarti per la prima volta, nonostante sei stata sempre impegnata in politica, come mai solo ora?
“Credo che sia arrivato il momento che anche io dia il mio contributo per cambiare, in questa competizione, la mia città. Ho firmato la mia accettazione di candidatura nella lista di Siamo Comunità in qualità di candidata consigliera: sono felice di averlo fatto. E’ arrivata, successivamente, la designazione a vice sindaco nella coalizione di Sergio Firrincieli Sindaco. La scelta mi ha lusingato. Mi candido, da donna libera e di sinistra, per proporre alla mia comunità ragusana un progetto di cambiamento. Un progetto condiviso, inclusivo, partecipativo per la città di Ragusa. In una sfida elettorale così importante il senso di responsabilità e la fiducia di tanti mi hanno convinta che, al di là del ruolo con cui ci si candida, è importante per mettere in campo le proprie competenze e concretizzare i progetti necessari per la città che amo, quella in cui io vivo. Per tutto ciò metto a disposizione la mia candidatura, nell’ottica di contribuire a costruire un progetto per rendere Ragusa, la nostra Ragusa, una realtà a misura di tutte e di tutti, al dì là dei ruoli e dei personalismi.
-Da dove arriva Gianna Miceli?
“Il mio impegno nasce da lontano dalle scelte che hanno caratterizzato sin da giovane studentessa la mia scelta di campo: dalla parte dei più fragili. Un orizzonte che non ho mai perso di vista. Con lo stesso entusiasmo e determinazione ho svolto il mio lavoro nell’ASP di Ragusa per 43 anni e ho cercato sempre di mettermi al servizio delle persone. Gli ultimi anni, quelli della pandemia, sono stati per me, e per il gruppo che lavorava con me, un’occasione di grande prova. Il mio ruolo di giornalista e comunicatore istituzionale mi ha assorbita totalmente. Infatti, ho cercato di fornire giorno dopo giorno, per i mesi della pandemia tutte le informazioni utili per le persone: i dati dei contagiati, le vaccinazioni, le indicazioni e i consigli utili, anche su quelle richieste più semplici ma che potevano apparire insormontabili, per gestire la patologia”.
-Sei una donna molto impegnata anche nel volontariato
“Il mio impegno lavorativo non mi ha mai precluso la mia vocazione al volontariato, infatti sono presidente dell’AIAD, e componente del direttivo regionale della Federazione Diabete Sicilia. La mia attività di volontariato è rivolta anche a portare avanti azioni positive per affermare la libertà delle donne; dalle lotte per la conquiste dei diritti e affermazione dell’autodeterminazione delle donne e in ultimo, solo in ordine di tempo, con la nascita di “Adessobasta”, associazione, nata dopo un femminicidio di una giovane donna avvenuto a Ragusa nel 2019, che si occupa di aiutare le donne vittime e svolge numerose attività di informazione per il cambiamento culturale che deve iniziare proprio dalle nuove generazioni. Oggi la mia candidatura a consigliere comunale di Ragusa e vice sindaco è un atto di responsabilità nei confronti della mia città e di tutte e tutti quelli che credono in me e che continueranno a credere nelle mie competenze e capacità”.
-Cosa farai se verrai eletta al consiglio comunale e in caso di vittoria di Sergio Firrincieli a Sindaco, nel ruolo di vice sindaco?
“Desidero cambiare questa bellissima città facendo partecipare gli abitanti di Ragusa alla costruzione della città che sogniamo. La parola d’ordine della mia campagna, infatti, è “Gianna c’è”. Ci sarò sempre come sono stata sempre al servizio delle persone. C’è bisogno di partecipazione se si vuole cambiare la nostra comunità. C’è bisogno di ascolto e confronto, non starsene nel chiuso delle stanze. Bisogna “contaminarsi” tra le persone e i bisogni per capire come affrontarli e cercare di risolverli. Non ho la bacchetta magica ma tanta buona volontà che è una mia prerogativa. Voglio stare tra la gente, la mia gente. Perché Ragusa è bella. Noi la rimetteremo a nuovo con le nostre proposte a partire dal centro storico. Cultura, turismo, trasporti pubblici, energia alternativa e tanto altro la faranno diventare la città più attrattiva e vivibile della Sicilia”.
-Come vedi questa campagna elettorale? È molto agguerrita?
“Senz’altro c’è un alto tasso di competitività, dovuto anche alla presenza di molte liste. Si gioca una partita importante in un momento cruciale per la vita del Paese e della città. Io vivo questa competizione in modo positivo, come occasione di crescita e confronto. Spesso si dice che le donne non fanno squadra, in questa corsa sto vedendo il contrario e ne sono contenta. E’ nato un rapporto straordinario con le altre candidate, con qualcuna anche un affetto profondo. È una bella esperienza, al di là di come andrà a finire credo proprio che come persona ne uscirò più arricchita”.
Ritieni che la vittoria di Sergio Firrincieli sia possibile?
“È bello pensare che si sta costruendo la vittoria giorno per giorno, anche se la sensazione che avverto nei tanti incontri in cui mi sto impegnando è che sia tanta la voglia dei cittadini di partecipare e portare avanti insieme il progetto e i valori della nostra coalizione. La presentazione delle liste, dei candidati, della squadra assessoriale e del sindaco è stato un momento di grande partecipazione. Carico di entusiasmo e gioia. Non c’è dubbio che ci ha dato una carica forte per continuare a cercare consensi e fare apprezzare il nostro programma. Non promettiamo quello che non si potrà realizzare, restiamo con la testa ben salda e i piedi a terra ma ce la metteremo tutta per cambiare questa Ragusa consegnando alla comunità, giorno dopo giorno una città nuova che guarda al futuro per le generazioni che verranno dopo di noi”.
Tra i punti del programma della coalizione:
- Urbanistica e centro storico – Gli obiettivi dei prossimi strumenti di pianificazione devono essere riferiti alla sostenibilità ambientale, al contenimento del consumo di suolo, evitare l’impermeabilizzazione di nuove aree, alla riqualificazione e rigenerazione urbanistica del tessuto edilizio esistente attraverso la previsione delle strutture di interesse generale. Obiettivi, questi ultimi, che riguardano, soprattutto, il centro storico di Ibla e di Ragusa superiore, interessato da molti decenni a un significativo esodo di popolazione dovuto principalmente alla mancata adozione del necessario Piano Particolareggiato, che invece se adottato avrebbe, con l’introduzione di adeguati interventi di ristrutturazione integrale della cosiddetta edilizia di base, potuto garantire standard abitativi idonei e adeguati al fabbisogno abitativo moderno.
- Urbanistica innovativa e sviluppo sostenibile – Redazione di Piani di azioni settoriali per singoli aspetti tematici, piano del verde pubblico orti sociali, orti urbani, parchi urbani, Vallata Santa Domenica, periferie.
Centro storico – Il centro storico rischia di subire un processo di pericolosa e irreversibile cancellazione dalla memoria dei cittadini di Ragusa, la perdita di coscienza delle proprie radici a partire dai luoghi che meglio le rappresentavano. Sempre più rischia di diventare anch’esso una periferia che si aggiunge alle periferie, avendone tutti i limiti e difetti: degrado, mancanza di servizi, problemi di insicurezza, abitazioni fatiscenti. Bisogna subito realizzare politiche attive in grade di arrestare ed invertire questo pericoloso e negativo processo. La previsione delle strutture di interesse generale nell’ambito del centro storico può essere attuata solo con L’ADOZIONE CONTESTUALE ALLA ADOZIONE DELLA VARIANTE AL PIANO URBANISTICO GENERALE, DI APPOSITA VARIANTE DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO ESECUTIVO DEL CENTRO STORICO DI IBLA E DI RAGUSA SUPERIORE, al fine di rendere possibile il ricorso alla rigenerazione del tessuto urbano esistente, attraverso la dotazione delle strutture di interesse generale in uno con la riqualificazione urbana dei quartieri storici.
- Oltre le diseguaglianze – La società, anche nella nostra città è molto più diseguale e instabile. Le famiglie e le persone povere sono aumentate in maniera significativa. L’abolizione del reddito di cittadinanza e la ripresa degli sfratti e delle notifiche dei pagamenti delle cartelle esattoriali ripropone in termini nuovi una nuova drammatica questione sociale.
Va attuata una efficace azione amministrativa in alleanza e con il sostegno del terzo settore e con il mondo variegato del volontariato per non lasciare indietro nessuno, per ridurre le diseguagliane, e realizzare un virtuoso processo atto a contrastare ogni forma di povertà.
- Interculturalità
Ragusa è una città in cui vivono, lavorano, studiano tantissimi cittadini provenienti da paesi diversi dal nostro. Ragusa deve essere una città accogliente a misura delle diverse culture. Il comune deve sostenere ogni azione atta a favorire il dialogo, l’inclusione, l’integrazione e la partecipazione attiva ed effettiva alla vita della città.
- Contrasto alla violenza di genere e ogni forma di discriminazione.
Assumiamo l’impegno di contrastare ogni forma di violenza, di discriminazione di genere e di omobitranfobia, sostenendo il diritto di ciascuno ad affermare liberamente la propria identità di genere e di orientamento sessuale. Sostegno a ogni iniziativa e campagne di formazione di educazione contro ogni forma di pregiudizio e di discriminazione.
- Democrazia diretta, trasparenza; partecipazione.
- La partecipazione consente di introdurre nell’azione di governo, principi di equità, giustizia, uso corretto delle risorse: Consulta giovanile. Consulta femminile e isituzione della Consulta del volontariato.
- Mobilità urbana
Ripensare un nuovo futuro per la città di Ragusa ci impone un nuovo approccio alla città. L’obbligo morale nei confronti delle generazioni future ci spinge a ripensare un nuovo modello di sviluppo urbano che affonda le proprie radici nella storia del nostro territorio e si proietta nel futuro. Il futuro è la tecnologia, l’innovazione. Il presente è un Piano regolatore che deve ridurre il consumo di suolo e unire l’amministrazione e la popolazione nella condivisione delle scelte da compiere.
- Azioni positive per rilanciare il turismo – Proporre un “pacchetto turistico RAGUSA” che comprenda tutte le offerte del territorio, coordinate fra loro, creando anche un biglietto unico di accesso ai musei e ad altre attività a pagamento oltre che ai mezzi pubblici (Iblea pass).
- Cultura – La Cultura è un investimento continuo e necessario, dà carattere e coscienza a una comunità e per vocazione aiuta la crescita economica, etica e morale di una città. Oltre ogni disponibilità di risorse economiche, sono le persone con le loro passioni e talenti, il valore dal quale non si deve prescindere. Abbiamo la convinzione che sia necessario lavorare e costruire iniziative e programmi insieme a chi opera nei diversi ambiti artistici.
- Salute, benessere e sport.
Da un decennio si è puntato ad organizzare la sanità come un’azienda, impostazione questa che ha portato spesso a far prevalere gli obiettivi economici rispetto a quelli di salute e di qualità dei servizi. La salute dei cittadini è un bene primario che non può sottostare a leggi di mercato.
Lo sport è uno strumento educativo per trasmettere ai nostri giovani i valori imprescindibili della lealtà, della perseveranza, dell’amicizia, della condivisione e della solidarietà.
Naturalmente il programma affronta tante altre tematiche quali: la tutela degli animali, igiene ambientale e rifiuti, attività produttive, agricoltura e zootecnia, industria, artigianato e servizi e scuola e università.
Chi è Gianna Miceli:
Laurea in Sociologia, giornalista e comunicatore pubblico e istituzionale.
Sensibile a tutte le problematiche legate al mondo del volontariato. Attenzione al mondo femminile e alle politiche di genere. Una grande passione per la lettura e il cinema. Da qui la vocazione a seguire e partecipare a progetti in ambito di innovazione sociale e culturale, dando un contributo allo sviluppo di idee e programmi anche in ambito politico.
Sposata con Gianni Battaglia. Due figli: Valentina ed Enrico.
Nipotino: Salvatore.