Mi ha colpito e non poco la nota di Nunzio Storaci, consigliere regionale Anaao. Credo alle questioni di principio, ma fino ad un certo punto. Dunque un motivo in più oltre alla questione di principio questo manager, Dott. Aricò, lo avrà avuto per intestardirsi su una determinata posizione contro il volere della collettività, contro il parere dei sindacati, ed adesso anche contro il parere della legge, ovvero del pronunciamento del CGA, ripreso nella foto di apertura riprendiamo, che ha riformato il provvedimento del TAR di Catania, e per l’effetto ha concesso la sospensiva del provvedimento impugnato. Sono stati i sindacati ANAAO assomed e CGIL medici ad inviare una diffida allo stop, giorno 11 gennaio, Fuori dai tecnicismi, il Consiglio di giustizia amministrativa ha di fatto fermato questo iter, ma il manager avrà avuto un input che supera anche la volontà del CGA e dunque la legge. Cosa si può anteporre alla legge nel nostro sistema istituzionale? Penso nulla. Ma convinciamoci tutti che siamo stati commissariati. Ci stanno rubando la nostra identità, il nostro territorio, la nostra storia, le nostre tradizioni. Siamo terreno da colonizzare, siamo terra dove sistemare figli e figliastri che non trovano posto nelle grandi città e vengono a svernare la loro vita professionale qui a Ragusa, ai confini dell’impero. Hanno mandato i loro uomini per evitare sorprese, e per evitare che il sistema possa creare anticorpi, ecco pronta per l’uso la legge delle leggi: la revisione delle spesa. La revisione della spesa è la motivazione principale per chiudere reparti, trasferire ospedali, accorpare le camere di commercio, accorpare e chiudere tutto quello che si può chiudere, perché questa terra non è più nostra, ma la vogliono loro, la vogliono come colonia. E nessuno si oppone. Danno una mancetta a questo o a quello, deputati regionali in cerca di non sfigurare troppo, Digiacomo salva l’ospedale di Comiso, Ragusa si prende una pacca sulle spalle per Scicli, Dipasquale ha chiesto altro, i grillini avrebbero di bisogno di un corso di laurea per capire i primi rudimenti, Assenza è già in campagna elettorale; insomma questo piano aziendale fa veramente schifo e nessuno fa qualcosa di concreto per fermare il commissario venuto da Palermo. Dove c’è da FARE invece si fa silenzio. Non è sfuggito a nessuno che c’è un settore molto delicato frequentato da persone bisognose, che abbisogna di controlli e di una rigida applicazione dei canoni delle legge anticorruzione. Ebbene in questo caso si è scelta la linea della prudenza e del garantismo. Da anni si attende una rotazione dei medici prescrittori, e soprattutto la scissione del ruolo tra prescrittore e collaudatore, che oggi contro ogni verosimile aspettativa coincidono nella stessa persona. Ci sono medici che visitano per l’Asp che chiedono denaro per prestazioni extra che non rientrano nel prontuario, ci sonno medici affaristi che pretendono esami diagnostici effettuati rigorosamente presso una determinata struttura privata ed a pagamento rifiutandosi in difetto di procedere oltre, ci sono medici che chiedono denaro in contanti per i collaudi dei presidi medici forniti gratuitamente dall’ASP… C’è un mondo che vive di un’economia sotterranea, schifosa, che si fonda sui bisogni della gente, che pur di avere la prestazione subisce e non urla. Per fortuna sono pochi, ma devastano l’immagine dei tanti onesti e bravi servitori dello Stato che credono che la loro missione è curare la gente e non arricchirsi sulle spalle di questi. Di questo mondo vorremmo tutti che questo manager così determinato si occupasse un pochino prima lasciarci. Avremmo di lui un ricordo migliore.