I carabinieri di Santa Croce Camerina hanno scritto la parola fine su quello che era ormai diventato un vero e proprio incubo per una 35enne tunisina residente nel borgo marinaro ibleo. Una storia che andava avanti da anni. Prima i litigi, sempre più frequenti e senza alcun reale motivo. Poi le grida, gli insulti, le minacce, e infine, in un copione già scritto, le botte. Circa un anno fa la donna credeva che fosse tutto finito quando il marito, Henein Mohamed, 45enne tunisino con alcuni precedenti penali alle spalle, all’improvviso aveva deciso di fare ritorno nel proprio Paese d’origine. La quiete era però durata pochi mesi, giusto il tempo necessario all’uomo a tornare dalla Tunisia e a riprendere, imperterrito, le molestie in danno dell’ex-moglie e di tre figli minorenni. La situazione sarebbe potuta precipitare, se la donna non avesse trovato la forza di rivolgersi alle istituzioni, di bussare alla caserma dei carabinieri. Invece, fortunatamente, dopo settimane e settimane di sopportazione, questa forza l’ha trovata.
Gli uomini dell’Arma hanno subito percepito la delicatezza del caso ed hanno messo in moto la macchina investigativa. Sono state raccolte testimonianze ed elementi oggettivi che hanno dato forma, giorno dopo giorno, ad un quadro indiziario inequivocabile. Pertanto, senza ulteriori indugi, i varabinieri hanno chiesto e ottenuto una misura cautelare a carico dello “stalker”, cui sono stati contestati i delitti di “atti persecutori” e di “maltrattamenti contro familiari e conviventi” (tanto più odioso in quanto perpetrato in pregiudizio dei minori). Da oggi, non potrà più avvicinarsi alle proprie vittime, dalle quali dovrà mantenere una distanza di almeno 200 metri. Altrimenti a suo carico saranno adottate misure ancor più gravi.