Qualche giorno fa vi abbiamo proposto una doppia intervista agli ex candidati sindaco di Chiaramonte.
Oggi, invece, a parlare sarà il vincitore di quelle amministrative, oggi sindaco: Vito Fornaro. Qualcosa è già stato fatto, ma tanto è ancora da realizzare. Fornaro, torna su alcuni problemi che hanno caratterizzato la prima parte del suo mandato, come la defezione del gruppo “Megafono”e la cacciata della Scollo. Il nome del futuro assessore, invece, rimane ancora top-secret. Ormai, però, potrebbe essere questione di settimane.
La sua coalizione, Cambiare per Crescere, ha vinto le ultime amministrative. Com’era composta la vostra squadra?
La squadra era composta da ragazze e ragazzi provenienti da diverse esperienze dalla politica alla società civile con il coinvolgimento e l’apporto di diversi partiti quali l’API, IDV, Repubblicani, La Destra. Una squadra giovane infatti l’età media era 35 anni con dentro ben sette donne che hanno sicuramente rappresentato un valore aggiunto.
Secondo lei, qual è stato il motivo principale che ha decretato la vostra vittoria?
L’aver trasmesso alla città una grande voglia di cambiamento. La freschezza della squadra e il progetto chiaro e semplice sicuramente hanno rappresentato la chiave di volta per una vittoria che non era per niente scontata. Voglio ricordare infatti, che si era in competizione con due ex amministratori ben organizzati e di lunga esperienza. Ritengo inoltre che la grande partecipazione dei giovani e la condivisione del progetto abbiano creato l’effetto entusiasmo che ha di fatto ribaltato le previsioni.
Pochi mesi dopo l’insediamento c’è stata una spaccatura all’interno della maggioranza che ha creato qualche problema, soprattutto in consiglio comunale. Ci può dire qual è stato il motivo di quella spaccatura?
Il motivo probabilmente è da ricercare nell’aspra critica che sin da subito si è fatta sul mio modo di amministrare la città, un modo trasparente, senza che i cittadini venissero “classificati” in base al loro appoggio politico o meno, senza mettere in atto le discriminazioni, le ritorsioni e vendette che per anni hanno caratterizzato la politica chiaramontana. Ho voluto intraprendere un nuovo modo di fare politica, quello che merita una città evoluta e democratica come la nostra: al momento delle elezioni sono diventato il Sindaco di tutta la città e non di una parte ed in questo senso quotidianamente cerco di svolgere il mio mandato. Per crescere e migliorare è necessario l’apporto e il contributo di idee valide che provengono da tutta la città. Questa domanda comunque andrebbe fatta a chi ha abbandonato il progetto e non a chi continua a lavorare per “Cambiare per crescere” ovvero i sette consiglieri ed il gruppo che mi sostiene, la giunta municipale e adesso anche i cittadini che apprezzano questo mio modo onesto e trasparente di fare politica.
Si è discusso molto dell’allontanamento dell’assessore Scollo. Ha avuto a che vedere con la vicinanza al gruppo “Megafono”?
Ho più volte spiegato i motivi della revoca delle deleghe a Luciana Scollo, e per questo ho riferito anche in consiglio comunale, cosa mai successa prima nella storia politica di questa città. Non posso che ribadire le motivazioni ovvero sono venute meno le condizioni fiduciarie che ci avevano portato a percorrere un tratto di strada insieme, probabilmente anche per l’astiosa situazione venutasi a creare in Consiglio con gli ex alleati del Megafono, da sempre vicini alla Scollo.
Si è già deciso il nome del prossimo assessore?
No comment. La scelta sarà comunque motivata e trasparente.
Parliamo di bilanci. Qual è stato il progetto che siete riusciti a portare avanti in questi primi due anni?
Un primo bilancio dell’attività l’abbiamo fatto l’anno scorso a Giugno in un’assemblea pubblica proprio perché uno degli obbiettivi del programma era la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica e il ritorno al Comune che da palazzo è tornato ad essere la casa dei cittadini. Il lavoro fatto è tanto e non vorrei scadere nella retorica elencando le cose fatte: dal neonato Consorzio Sviluppo Chiaramonte che ha mosso i primi passi, al Mercatino dei produttori di Villaggio Gulfi; la riduzione delle spese di carburante dei mezzi comunali con una attenta politica di controllo. Lo studio preliminare sulla pubblica illuminazione ci aiuterà a ridurre i consumi. La costituzione di Sinergia Iblea e la prossima redazione del PAES per il patto dei Sindaci. Il Carnevale che con il coinvolgimento dei nostri ragazzi ha ritrovato l’entusiasmo perso; il Presepe vivente e tutte le manifestazioni relative al Natale sostenute anche con contributi regionali; nuovi eventi sportivi e culturali. I lavori di sistemazione della strada Scornavacche-Piraino e la sistemazione dei solai di Palazzo Montesano in fase di aggiudicazione. Stiamo inviando gli atti di gara all’UREGA per i lavori della Scuola Fontana, i lavori di Bonifica della discarica di c/da Coniglio, la Sala Sciascia e la via Gulfi. È inoltre in via di ridefinizione il progetto di sistemazione dell’Asilo Nido. In poco tempo la città sarà un cantiere aperto. Un lavoro costante e certosino di rigore economico, programmazione e progettazione che comunque ha consentito alla città, malgrado gli spaventosi tagli subiti di garantire la regolare attività dell’Ente, gli stipendi di tutti i lavoratori, a mantenere ancora dei servizi che tanti ci invidiano e parlo del trasporto scolastico, della Piscina Comunale, delle strutture sportive e di tutte quelle manifestazioni culturali e di spettacolo che grazie al fermento culturale che ci caratterizza rendono la nostra città unica nel panorama ibleo.
Quale, invece, il progetto che non siete riusciti ancora a realizzare?
I progetti da realizzare sono tanti e tutti in progress: su tutti sicuramente la gestione dei rifiuti con la preparazione del nuovo piano di intervento e l’avvio del nuovo servizio, il progetto per recuperare “l’ex Hotel La Pineta”, l’aggiornamento del PRG,.
Come i buoni contadini seminiamo ogni giorno, diversificando le colture: i frutti di alcune arriveranno nei prossimi mesi, altri la prossima stagione altri ancora nei prossimi anni.
Si ripresenterà alle prossime elezioni?
La campagna elettorale è finita e stiamo lavorando per la città, certo non per le nostre aspirazioni politiche o personali. Le elezioni si vincono in gruppo e il gruppo è la nostra forza: quando sarà il momento decideremo il da farsi. Al momento comunque non ci sono motivi ostativi ad una ricandidatura, la consapevolezza del buon lavoro fin qui realizzato rende il percorso quasi obbligato, ma saranno i cittadini a decidere in piena libertà e coscienza critica, quella che in questi pochi anni abbiamo di certo contribuito a creare: questa è già la nostra grandissima vittoria.