Una specie di conferenza stampa a cielo aperto si è tenuta stamattina davanti al Municipio di Chiaramonte Gulfi. Intorno a mezzogiorno, infatti, un gruppetto di cittadini, sostenuto dalla coordinatrice dei giovani Forconi, Desirèe Di Franco, ha chiesto un incontro con il sindaco Vito Fornaro per sollecitare il primo cittadino a trovare delle soluzioni in merito alla mancanza di lavoro.
Tante le tematiche affrontate: il lavoro che scarseggia, soprattutto nella aziende agricole, le tasse da pagare diventate insostenibili e uno slogan provocatorio portato dai giovani che si sono radunati: “Vogliamo gli stessi diritti dei clandestini”. Molti di loro, come Massimo Campailla, Giuseppe Lorefice e Francesco Di Franco, hanno problemi a trovare un lavoro. Altri, come la stessa Desirèe Di Franco, lamentano invece quanto sia difficile mantenerlo, considerando l’onere di pagare tasse troppo altre.
Durante l’incontro, durato circa un’ora e mezza, il sindaco si è confrontato con i presenti spiegando quali siano le competenze del Comune e che cosa può fare l’Ente per aiutare concretamente il cittadino. Si è parlato, per esempio, dei cantieri lavoro. I cantieri lavoro, così come spiegato dal sindaco durante l’incontro, non dipendono esclusivamente dal Comune: il bando è stato indetto dalla Regione l’anno scorso. Chiaramonte ha aderito e sono stati approvati tre progetti. Si tratta, in realtà, di cantieri di servizi, servizi che andrebbero svolti proprio per il Comune. I soldi destinati a questi cantieri, provengono direttamente da un fondo regionale. I parametri per entrare in graduatoria riguardano principalmente il reddito della famiglia: più è basso più si ha l’opportunità di far parte del progetto. In ogni caso, chi entrerà in graduatoria lavorerà per un periodo di circa tre mesi, con una retribuzione pari a 400 euro mensili.
Il sindaco, sempre durante l’incontro, ha anche spiegato la situazione dei migranti a Chiaramonte: “I migranti non hanno diritti in più, i fondi arrivano direttamente da un progetto del Ministero dell’interno e sono gestiti da una cooperativa. In questo caso, si parla di richiedenti asilo. Il problema non sono i migranti, piuttosto la mancanza di lavoro”. Chiarito questo concetto, Desirèe Di Franco, sostenitrice del gruppo, dichiara: “Lei deve fare qualcosa per i cittadini. Le aziende stanno chiudendo. C’è il problema dell’abusivismo sia nelle case che magari ospitano dieci migranti irregolari, sia nei posti di lavoro, soprattutto nelle aziende agricole”. Il sindaco, risponde: “Se avete difficoltà in famiglia, potete venire in Comune e parlarne con i servizi sociali. Possiamo fare in modo di dare un piccolo aiuto. Ma dovete considerare che per noi è difficile fronteggiare queste problematiche. Cerco di fare il possibile. Stiamo affrontando le problematiche una ad una”. Ma subito, Di Franco afferma: “Noi non vogliamo elemosine”.
In merito ai controlli sugli abusivismi, invece, il sindaco si dichiara d’accordo e aggiunge: “Anche un italiano che dà lavoro in maniera abusiva a dei clandestini, va fermato”. Insomma, c’è la volontà di dialogare. Alla fine, infatti, si raggiunge una specie di accordo. La Di Franco, promette: “Chiederemo un incontro ufficiale con il Prefetto di Ragusa”. Anche Fornaro si dichiara disponibile ad un incontro con il Prefetto, magari stilando insieme una serie di richieste per iscritto e coinvolgendo tutti i sindaci della Provincia, considerando che il problema del lavoro non riguarda certamente soltanto Chiaramonte.