Un comunicato dell’Ufficio Stampa del Comune di Ragusa, per la precisione il n. 293, informa i cittadini che la Giunta Municipale ha approvato il rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario 2013, da sottoporre all’esame e all’approvazione del Consiglio Comunale dopo il parere dell’organo di revisione
L’Assessore alle risorse economiche patrimoniali Stefano Martorana dichiara, nello steso comunicato, che ‘’prosegue il lavoro di risanamento economico e finanziario del Comune, i cui risultati cominciano ad intravedersi con questo rendiconto consuntivo che rimette in equilibrio la situazione finanziaria del Comune anche attraverso un’attenta revisione delle singole voci di spesa”.
Non ci sarebbe stato nulla da eccepire se non fosse stato per l’intervento del consigliere Ialacqua, del Movimento Città, che eccezioni ne ha sollevato e ha solleticato la nostra curiosità.
Per dovere di ospitalità, andiamo, prima, alle eccezioni del prof. Ialacqua: nel comunicare, nel suo blog, che tutta la documentazione relativa al Bilancio consuntivo 2013 è disponibile sul sito del Comune, sminuisce eventuali considerazioni sulla cosiddetta trasparenza, perché si tratta di atti dovuti. Ma la vera trasparenza, per il prof. Ialacqua, è ben altra cosa: significherebbe farsi capire, mettere a disposizione non solo i documenti di rito, ma anche tutta una serie di grafici, tabelle, testi esplicativi, (anche fumetti se occorresse !!!), per consentire a tutti di capirci qualcosa. Il consigliere auspicherebbe per i cittadini assoluta contezza di ogni genere di spesa, per il personale, per la cultura, per il turismo, e di ogni genere di entrata.
Insomma chiarezza e immediatezza per il cittadino comune che dovrebbe avere davanti agli occhi la situazione dei ‘’suoi’’ soldi.
Viene da chiedersi perché il consigliere e il suo Movimento che, convintamente invitarono a votare Piccitto, non si rifanno, e perché non si sono rifatti in tutti questi mesi, a due dei punti del programma elettorale, che è anche il loro, in quanto condiviso:
• Attuare il bilancio partecipato per consultare i cittadini sulla distribuzione delle risorse dei capitoli di spesa.
• Pubblicare il bilancio consuntivo e di previsione in modo chiaro e comprensibile da chiunque.
E’ surreale che alcuni di quelli che non hanno votato Piccitto e i 5 Stelle riescano a intravedere qualcosa di positivo nella nuova gestione della cosa pubblica, mentre quanti apportarono un contributo notevole che, numeri alla mano, fu più di tipo psicologico che in termini di voti, ora siano feroci e costanti nelle critiche, lasciando così aperte le porte a qualsiasi tipo di insinuazioni.
I particolari illustrati nell’intervento in questione ci hanno indotto, poi, ad esaminare la documentazione pubblicata e troviamo un ‘’disallineamento’’, per usare termini cari all’Assessore, fra le dichiarazioni di quest’ultimo, fatte in conferenza stampa, relativamente al disavanzo che, l’amministratore avrebbe voluto destinare per coprire la ‘distrazione’ dei fondi della legge su Ibla, in toto, mentre, dalla lettura dei documenti, emergerebbe una disponibilità di solo 4 milioni (circa) sui tredici previsti.
Non avremmo voluto impantanarci su una materia contabile-finanziaria con cui riconosciamo di avere scarsa dimestichezza, ma riteniamo che, sull’onda del post del prof Ialacqua e del comunicato sull’approvazione del rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario 2013, tenuto conto anche delle anticipazioni sulle comunicazioni che saranno oggetto della seduta del Consiglio Comunale di lunedì 28 aprile, saranno questi argomenti alla ribalta nei prossimi giorni e settimane.
Strettamente collegato alla questione disavanzo, per quanto accennato, anche sulla base di quanto messo nero su bianco dal Movimento Partecipiamo in ordine alla ammissibilità dei criteri previsti per l’allineamento dei conti della Legge su Ibla, è il mistero che continua ad aleggiare sulle ‘’distrazioni’’ che avrebbero portato ad utilizzare i fondi della 61/81 per altri impegni, mistero su cui sarà necessaria la massima trasparenza per capire, almeno, come e perché sono stati utilizzati i fondi.
Mistero che dilaga come una nebbia e coinvolge amministratori attuali e del passato, partiti e movimenti politici, componenti della commissione trasparenza, semplici consiglieri, tutti stranamente silenti e per nulla desiderosi di arrivare alla verità su argomento tanto delicato che può anche mettere in forse il futuro della stessa Legge.