E’ evaso dal luogo di detenzione il 3 giugno, per questo è stato arrestato: si tratta di Angelo Cannata, 24 anni, chiaramontano. Inizialmente il GIP aveva ritenuto idonea la misura degli arresti domiciliari. Dagli arresti domiciliari cui era stato sottoposto dopo essere stato arrestato lo scorso 23 maggio 2014 dai Carabinieri della Stazione di Chiaramonte Gulfi, in esecuzione all’ordinanza applicativa della misura cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Ragusa Dott. Claudio Maggioni, su richiesta del Pubblico Ministero Dott. Marco Rota, per il reato di furto aggravato continuato, oggi Cannata è finito in carcere per aver violato le prescrizioni disposte dal giudice.
Nello specifico, le indagini condotte dai Carabinieri del Comune di Chiaramonte hanno permesso di individuare in Angelo Cannata il responsabile, oltre che di una serie di aggressioni nei confronti della madre per ottenere la disponibilità di somme di denaro, anche di una serie di “raid” all’interno della Chiesa Madre di Chiaramonte Gulfi ed in particolare in sagrestia dove, con destrezza, approfittando delle celebrazione delle funzioni religiose, si era impossessato delle offerte dei fedeli, nonché di un compact disk sottraendolo al parroco.
Nell’applicazione della misura cautelare il giudice aveva ritenuto sussistente il pericolo di reiterazione del reato, alla luce delle modalità del fatto e della personalità del soggetto, il quale aveva continuato ad effettuare richieste con atteggiamenti persecutori nei confronti degli anziani del paese che, impauriti, avevano contattato più volte i Carabinieri comandati dal Maresciallo Alberto Bruno.