Ai limiti della comicità istituzionale quanto avvenuto, la scorsa settimana in Commissione Territorio.
All’ordine del giorno questioni urbanistiche, già note come le limitazioni a nuove costruzioni per un consumo zero del suolo e l’indirizzo di rivedere le aree Peep in funzione del fabbisogno abitativo aggiornato, il tutto in funzione della redazione del nuovo Piano di Zona, che deve essere approvato dal Consiglio Comunale. Nella sostanza veniva sottoposta alla Commissione la delibera di Giunta Municipale, la n. 241 del 27 maggio 2014, che aveva per oggetto : ‘’Linee di orientamento per la redazione del Piano di Zona – Proposta per il Consiglio Comunale’’
In pratica nulla di strano per una amministrazione che, contando sui numeri della sua maggioranza, vuole indicare alla stessa cosa proporre, anticipandolo in maniera sbrigativa.
Dimenticando, però, che non è l’Amministrazione a proporre al Consiglio Comunale, ma viceversa è il Civico Consesso che propone le linee di indirizzo alla Giunta.
Ammutoliti i grillini si sono dovuti sobbarcare i rimbrotti dei consiglieri delle opposizioni, più esperti, che hanno fatto notare come non esista la possibilità che venga prodotto un atto di indirizzo della Giunta per il Consiglio Comunale. E’ il Consiglio che rivolge l’atto di indirizzo alla Giunta, come la Giunta lo può proporre ai Dirigenti.
Il Presidente della Commissione, fra l’imbarazzo dei presenti, ha dovuto assumere contezza he l’atto deve essere ritirato, ma non si può addebitargli nulla per la inutile convocazione considerato che lo stesso atto recava la firma, addirittura, del Segretario Generale.
Un episodio che è servito agli esponenti delle opposizioni per rinnovare critiche all’operato dei grillini e dell’amministrazione in particolare.
Nessuno ha accennato all’ennesima convocazione inutile ma, si suppone, ugualmente retribuita, in barba ai tanti proclami dei 5 Stelle che ostentano voglia di rinnovamento e di moralizzazione nella vita pubblica.
E questi passi falsi in Commissione, che ora cominciano a diventare tanti, sono forse il motivo della scarsa pubblicità che viene data alle convocazioni, nonostante le sedute siano pubbliche, aperte ai cittadini che vorrebbero assistere. Solo raramente si viene informati delle convocazioni, sia pure attraverso i comunicati stampa, mentre sul sito istituzionale del Comune, di più facile accessibilità per quanti fossero interessati, si deve percorrere, inspiegabilmente un labirinto, attraverso l’Albo Pretorio, per arrivare alle convocazioni delle sedute, dove, però, non sempre è specificato l’Ordine del Giorno.
Ora si comprende perché è meglio non diffondere troppo il calendario delle convocazioni.