Passata la pausa estiva, come da tradizione, ci si dedicherà ai festeggiamenti in onore del Santo Patrono della Città, poi si tornerà alla routine quotidiana, alla vita di ogni giorno, alla normale amministrazione.
L’auspicio di una normale amministrazione vale assai di più per le vicende che interessano il Comune di Ragusa, perché, da tempo, la vita amministrativa soffre di una condizione di instabilità non ancora perfettamente risolta.
Dopo l’oscuro periodo commissariale, svolte le elezioni, si sono insediati amministrazione e maggioranza del Movimento 5 Stelle, ci si avviava verso un periodo rivoluzionario e rivoluzionato nella vita amministrativa della città, ma poco si è visto, e non solo per colpa dei nuovi arrivati.
Problemi di bilancio, sforamento del patto di stabilità, scarsità di dirigenti, l’inevitabile scotto del noviziato, hanno causato, per tutto il 2013, e buona parte dell’anno in corso, una attività rallentata, alle prese con proroghe di servizi essenziali e bandi di gara da istruire in settori importanti, con tre diversi Segretari Generali, qualche esperto, qualche consulente e il primo cambio di assessore dell’era grillina che, insieme a qualche altro particolare, ci ha fatto capire che, ancora siamo ben lontani dal cambiamento tanto auspicato e per cui il 70% dei ragusani andati al voto ha espresso la fiducia incondizionata al Sindaco Piccitto.
Dopo un anno, e qualche mese, con l’approvazione del bilancio di previsione 2014 e con la maggioranza in Consiglio Comunale, si profila il futuro della vita amministrativa a palazzo dell’Aquila.
Ma cosa ci riserverà questo futuro ?
Riusciranno, o, forse vorranno, i consiglieri del Movimento 5 Stelle cambiare il regolamento dei lavori del Consiglio Comunale delle Commissioni ?
Si concretizzeranno gli ingressi in maggioranza degli alleati che, al tempo del ballottaggio, sostennero il candidato Piccitto ? Oppure si infoltiranno le file di una opposizione già abbastanza parcellizzata ?
Ci saranno ancora margini di dialogo con le opposizioni ?
Si riuscirà a esitare il concorso per il Dirigente economo ? Ci sarà ancora il chiaroveggente che indicherà il nome del vincitore ?
Si concretizzerà il Libero Consorzio del nostro territorio ? Ci sarà ancora la presenza Universitaria a Ragusa ? Ci sarà ancora la Camera di Commercio, l’Irsap, e altri riferimenti regionali ?
Quale teatro avrà finalmente Ragusa ? Si riusciranno a rendere fruibili i tanti palazzi dei centri storici ?
Si definiranno realmente entro l’anno le scelte urbanistiche del futuro o almeno le linee ispiratrici ?
Si riuscirà a ripopolare il centro storico ?
Riusciremo, da soli o con i privati, a mettere in moto il turismo con iniziative concrete e dai ritorni riscontrabili ?
Dopo le tasse e i sacrifici, saranno incentivati i servizi per la collettività ?
Si riuscirà ad uscire dall’impasse per gli appalti e i bandi di gara ? Si sceglieranno le figure adatte, come un city manager, che possano contribuire, con le competenze adatte, ad evitare ricorsi e ritiri dei bandi gara?
Si riuscirà a debellare il fenomeno delle illazioni che hanno visto e vedono pretendenti noti per ogni gara o affidamento di servizi o manifestazione di interesse, come è stato per il canile, per il Castello di Donnafugata, e per tanti altri casi ?
Si porteranno all’esaurimento le proroghe e sarà attivato un sistema di servizi efficienti gestiti in maniera professionale da grosse aziende, affidabili e non solo della porta accanto ?
Si riuscirà a trasformare, veramente, il Palazzo in una casa di vetro e si farà chiarezza su alcuni punti neri della vita Comunale ? Cominciando per esempio, a chiarire come sono stati spesi, negli anni, i fondi della Legge su Ibla che mancano all’appello e di cui nessuno vuole parlare, neanche in Commissione Trasparenza.