Il consiglio comunale di Comiso dichiara decaduto un componente del Collegio dei revisori dei conti e l’opposizione occupa l’aula per protesta. Il consiglio comunale, infatti, ha dichiarato decaduto un consigliere dei revisori in seguito ad un procedimento avviato dal Comune su segnalazione del presidente del collegio.
L’atto è stato portato in consiglio per essere votato. I gruppi consiliari PDL-Comiso Vera escono dall’aula, mentre il PD e Ora si cambia hanno lasciato ai propri consiglieri la libertà di decidere sul voto. Il revisore, infine, viene dichiarato decaduto in seguito alla votazione ed è a questo punto che l’opposizione di centro-destra decide di occupare, come gesto simbolico, l’aula consiliare con indosso la maglietta: “L’amministrazione non vuole controlli”.
Secondo l’onorevole Giorgio Assenza (PDL-Comiso Vera) si tratta di un: “Gravissimo sopruso da parte della maggioranza”. Inoltre, aggiunge : “Si è trattato di una manovra assolutamente vergognosa, partorita dalla fervida mente di qualcuno e portata pervicacemente alle estreme conseguenze con la complicità di tanti. Crediamo che, a memoria d’uomo, sia la prima volta nella storia della democrazia cittadina e forse di tutti i Consigli comunali, si sia arrivati così in basso”.
Questo procedimento nei confronti del revisore, è stato avviato in seguito a tre assenze consecutive effettuate dallo stesso. Secondo l’opposizione consiliare, tali assenze erano assolutamente giustificate. Il gruppo PDL-Comiso Vera, inoltre, rincara la dose e dichiara: “Auspichiamo venga attentamente esaminato dalle autorità preposte e dagli organi inquirenti, che invitiamo fin da ora a procedere all’acquisizione degli atti relativi al procedimento, che ha portato alla decadenza, e alle registrazioni della seduta dell’odierno Consiglio comunale”.
Di parere diametralmente opposto il gruppo di maggioranza. Secondo il PD, infatti, l’opposizione farebbe “Propaganda strumentale” ed esprime: “Viva Sorpresa per il comportamento dell’opposizione consiliare”.
Il capogruppo del PD, Gaetano Scollo, spiega: “Vale la pena rilevare come, dati gli esiti della votazione, se davvero l’opposizione avesse voluto che il procedimento fosse archiviato, al di là delle urla e della propaganda, avrebbe potuto semplicemente restare in aula e votare in questo senso. L’archiviazione sarebbe stata certa, fugando così ogni dubbio su presunti soprusi della maggioranza, su presunte volontà di evitare controlli di qualche tipo, su presunte volontà prevaricatrici. Sospetti, illazioni e dietrologie che verranno del resto facilmente smentite quando sarà il momento di votare per il revisore che completerà il collegio, il quale sarà naturalmente espressione di quella stessa minoranza che oggi grida a chissà quale scandalo”.