In occasione della ricorrenza dell’8 marzo, giornata mondiale della donna, anche il Circolo di Conversazione di Chiaramonte Gulfi presieduto da Luisa Fontanella, insieme all’associazione culturale “La Ginestra”, ha voluto “festeggiare” il mondo femminile dedicando loro un intero pomeriggio.
“Quattro chiacchiere fra donne”: questo il nome dell’evento che è stato presentato e che ha visto come protagoniste alcune donne, invitate per l’occasione dal presidente Fontanella, che hanno raccontato la loro storia personale, i loro successi, le loro battaglie, la loro carriera. Ed ecco allora quattro donne diversissime fra loro avvicendarsi nel “salottino” allestito per l’occasione: da chi ha lottato (e continua a lottare) con il cancro, a chi ha deciso di diventare giudice, dalla cardiologa alla giornalista.
La serata si apre con la storia commovente, ma assolutamente attuale, di Elena Restuccia, giovane donna chiaramontana costretta a fare i conti con il cancro al seno. Elena Restuccia, infatti, ha raccontato a tutto il pubblico presente la sua personale vicenda: “Ho avuto un nodulo maligno al seno. L’ho scoperto perché era esterno e quindi visibile. Il primo passo è stato quello di toglierlo e in quel momento, in sala operatoria, il pensiero è andato subito ai miei figli”.
Ma al di là dell’intervento, il vero dramma di questa malattia, come purtroppo molti sanno, è la fase di cura, accompagnata spesso dall’incomprensione della gente. Elena Restuccia, infatti, spiega: “Le paure sono state tante ma prima che i miei figli venissero a saperlo ho voluto dirglielo io. Ed è bello sentirsi dire dai propri figli che in fondo basta un foulard perché la mamma torni bella. Allora capisci che puoi andare avanti. E’ complicato da spiegare perché non è difficile l’intervento, ma piuttosto tutto quello che sta intorno. Non è che io lotto: questa adesso è la mia vita. Passato questo momento, penso che nulla possa scalfirmi. Io, mi sono imposta di non chiudermi in casa, non ho voluto nascondere nulla. Di cosa dovrei vergognarmi? I primi controlli sono andati benissimo, adesso speriamo nei secondi. Questa è una cosa che ti segna per tutta la vita, ma nel 99% dei casi si guarisce. E alla fine sono qui”.
Subito dopo, Sebastiano Scollo ha interpretato un monologo dal titolo “Luce attraverso il buio” scritto a quattro mani proprio da Elena Restuccia e da Sebastiano Scollo stesso sulla delicata vicenda. Successivamente, viene invitata a prendere la parola Giovanna Scibilia, presidente della sezione penale del tribunale di Siracusa. Giudice con alle spalle 35 anni di servizio, Giovanni Scibilia parla del cambiamento della figura del magistrato donna negli ultimi anni: “Fino al 1963 non era consentito alle donne l’ingresso in magistratura. Oggi, invece, abbiamo 9300 magistrati in sevizio di cui il 49% è costituito da donne. Francamente, non ho mai notato particolari differenze fra colleghi uomini e colleghe donne, anche se su 263 posti direttivi, solo il 20% di essi è occupato da donne”.
Successivamente, è la volta della cardiologa pediatrica Rosanna Dipasquale che ha raccontato il suo percorso professionale avvenuto fra l’Italia e l’Inghilterra, mentre chiude la serata la giornalista della rivista Freetime Miranda Monego, ideatrice della rubrica “Un aperitivo con Miranda”. Hanno curato gli “intermezzi” fra un’intervista e l’altra Luciano Brullo, con la lettura di due poesia in dialetto e Caterina Cellotti, sempre con la lettura di poesie. Chiudono la serata Marta Laterra e Angela Dipasquale con un divertente sketch teatrale dal titolo “Parodia donne del nord, donne del sud”.