L’assessore ai Servizi sociali del Comune di Comiso, Vittorio Ragusa, occuperà ad oltranza l’aula consiliare. Per protestare contro la mancata attivazione dei cantieri di servizio da parte della Regione. Assieme a lui anche una cinquantina di cittadini esasperati, alcuni di quelli che attendono risposte concrete. La protesta ha preso il via alle 13 di martedì. “Andremo avanti a oltranza – chiarisce Ragusa – sino a quando da Palermo non arriveranno delle indicazioni”. L’assessore ha assicurato di essere pronto a spostare la sua protesta sin dentro le stanze dell’Ars, pur di essere ascoltato. Il timore è che le risorse per i cantieri di Comiso siano rimasti fuori dalla finanziaria regionale.
Ma nessuno ha fornito delle indicazioni in proposito. E per questo la protesta proseguirà sine die. I cantieri sono stati approvati dalla Regione un anno fa per un importo complessivo di 287mila euro. Sono nove i progetti presentati dal Comune. Ma non possono essere attivati perché devono essere finanziati. I cantieri, una volta avviati, daranno lavoro a un centinaio di persone, assunte a rotazioni di 3 mesi, con una retribuzione economica pari a 800-1000 euro, in base al nucleo familiare. Attorno ai cantieri ruotano le aspettative di centinaia di famiglie comisane. Ben 700 sono state le domande arrivate nel 2014 ai servizi sociali.