Un’unica strategia commerciale per lo sviluppo degli aeroporti di Comiso e Catania. Anche attraverso la condivisione dei due piani industriali. Insomma, un unico sistema aeroportuale integrato sarà quello su cui si potrà contare a partire da questo momento. Parla dei vertici delle due società di gestione, Soaco per Comiso e Sac per Catania, che hanno incontrato lunedì mattina la stampa per illustrare quali saranno le novità. Ad aprire i lavori il presidente della Camera di commercio di Ragusa, Giuseppe Giannone, che ha ospitato l’incontro. Il presidente di Sac, Salvatore Bonura, ha chiarito che tra i due scali non c’è mai stata concorrenza, anzi tutt’altro.
E lo testimonierebbero i dati del 2014. Catania è cresciuto in valori assoluti di oltre 900mila passeggeri: la percentuale più alta registrata in Italia. Comiso aveva l’obiettivo di raggiungere i 250mila passeggeri ed è arrivato a quota 330mila. Questo significa che possono crescere entrambi gli aeroporti. Si può lavorare specializzando i due scali, rendendo uno più prettamente turistico, l’altro più commerciale”. Del resto, la Sac ha investito parecchi soldi in Soaco per cui, come ha chiarito l’amministratore delegato Gaetano Mancini, la società non è interessata a perderli ma anzi ci si sta adoperando per portare avanti una strategia specifica: specializzazione, integrazione di servizi e politica commerciale”. E riguardo al risultato del bando per le sei nuove rotte che è andato deserto, Sac e Soaco hanno chiarito che stanno ragionando insieme per apportare i dovuti correttivi. Nel bando, ad esempio, erano state inserite destinazioni come la Spagna e Torino che, non essendo ritenute interessanti dai vettori, non saranno più riproposte.