La prima sezione penale della Corte d’Appello di Catania ha ridotto la condanna di una donna 78enne di Ragusa, G.A., che era accusata di omicidio colposo plurimo. E’ la proprietaria della piscina (nella foto) dove, l’8 ottobre 2008, in contrada Castellana Vecchia, zona Marina di Ragusa, annegarono due bimbe tunisine. Ameni e Amira Jelijel, rispettivamente di sette e undici anni, persero la vita in una vecchia piscina alle porte della frazione rivierasca del capoluogo. In primo grado, la donna era stata condannata alla pena di un anno e sei mesi di reclusione, con la sospensione condizionale. La condanna, adesso, è stata ridotta a un anno e due mesi visto che sono stati ritenuti responsabili in parte dell’accaduto anche i genitori delle bimbe.