Le lotte e le tensioni, all’interno del Movimento 5 Stelle, per le candidature alle nazionali, che già risentivano delle fibrillazioni per le regionarie di luglio e della mancata attenzione verso l’amministrazione pentastellata di Ragusa, sono esplose nel peggiore dei modi, per la città e la collettivitA?, e per tutto il Movimento locale.
Massimo Iannucci, attuale vicesindaco, era stato indicato da Federico Piccitto come candidato a sindaco per le prossime amministrative: il primo cittadino intende dedicarsi alla famiglia e al lavoro, vuole sfruttare un lungo periodo per una pausa di riflessione che ritiene indispensabile dopo cinque lunghi anni di tensioni interne all’amministrazione e al Movimento 5 Stelle di Ragusa.
L’indicazione di Iannucci, nasceva, secondo quanto evidenziato dal Sindaco, da un progetto,definito con i vertici del Movimento, di continuitA?, per il quale non ci sono motivi per non ritenerlo fondato.
Sono stati i vertici del Movimento, nazionali, a coinvolgere Piccitto nelle ultime campagne elettorali, facendolo andare in giro per l’Italia a dimostrare la bontA? del verbo a 5 Stelle, come esempio di buona amministrazione.
Pensare che Piccitto non abbia detto una cosa vera A?, dunque, illogico, casomai a perdere la faccia sarebbero i vertici non in grado di valutare bene cosa ha rappresentato Piccitto per il Movimento 5 Stelle.
E se anche fosse che Piccitto avesse bluffato, malissimo avrebbero fatto i vertici a non chiarire subito la cosa, evidenziando che non c’era nessun progetto condiviso.
Piuttosto la rinuncia di Iannucci A? da inserire nel contesto delle vergognose dispute che hanno assillato anche il Movimento 5 Stelle per la scelta delle candidature per le nazionali, scelte tutte calate dall’alto, all’insegna dei più beceri criteri propri della vecchia politica tanto criticata dai grillini o, almeno, da quello che resta di loro.
Tutte balle le competenze, la meritocrazia, il giudizio della base, Luigino ha deciso, assieme al suo cerchio magico, come sistemare amici e amici degli amici, come già avvenuto per le regionarie, secondo quanto dicono diversi esponenti del Movimento.
La situazione di Ragusa è stata, poi, particolare, non un solo candidato dell’unico capoluogo siciliano amministrato dai 5 Stelle è stato privilegiato con l’inserimento in lista proporzionale, senza modificare quelle regole che, spesso, per i 5 Stelle sono come le porte girevoli di un albergo.
Le tensioni si sono acuite, dopo l’uscita delle liste per il proporzionale, quando si è giocato tutto per il piazzamento all’uninominale della Camera, diventato concentrato di appetiti per i sondaggi favorevoli che lo assegnano ai 5 Stelle e anche dopo la designazione dei candidati di altri schieramenti che non vengono considerati in grado di impensierire il trend ascensionale dei pentastellati.
Fedeli alla nostra linea di non interferire nelle scelte delle candidature con articoli e commenti di nessun tipo, rinviamo di 24 ore la disamina puntuale sugli ultimi avvenimenti che hanno influenzato le scelte di Iannucci.
Possiamo dire, già da ora, che ancora una volta il vertice regionale del Movimento 5 Stelle ha dimostrato insipienza politica e incapacitA? di gestire il Movimento, come ampiamente dimostrato in passato, leader si nasce, non si diventa partecipando a competizioni elettorali peraltro sempre perse.
Sbaglia chi cercherA? di addossare colpe ai 5 Stelle di Ragusa che, pur sbagliando, avrebbero dovuto trovare un argine forte contro ambizioni spropositate e scelte non condivise dalla base.
Per quanto riguarda la scelta di Massimo Iannucci, resta da poco da dire, conoscendo la persona e rivolgendo lo sguardo allo squallido panorama locale dominato da una lotta senza quartiere alla ricerca spasmodica di candidature per nulla sostenute dalla collettivitA?.
Dicono molto di più i primi commenti sulla scelta del vicesindaco, che fanno trapelare nervosismo per la strategia di Iannucci e i possibili sviluppi futuri, un timore per la riconosciuta integritA? morale e politica del soggetto che molti, ora, tentano di incrinare con presunti fallimenti dell’attività di governo.
PiA? di tutto, per Iannucci, parla l’aula consiliare che, in cinque anni, non ha mai registrato nessuna critica da parte delle opposizioni, quelle stesse che ora cercano, in maniera indegna ma consona allo stile proprio di anni di vita politica, di infangare con volgari illazioni sulle intenzioni presenti e future.
Dopo Piccitto, anche Iannucci esce a testa alta da un’esperienza esaltante, che tanto ha dato alla città, ancorchA? da tutti non condivisa e apprezzata.
Sulle scelte politiche locali, e dei vertici regionali e nazionali, ci sarà tempo per disquisire, per ora godiamoci l’annuncio che Massimo Iannucci ha affidato ad un post sulla pagina facebook:
Oggi non è una giornata come le altre, nella vita arrivano momenti in cui bisogna fermarsi e fare un po’ di riflessioni.
Ogni progetto, ogni idea, ogni percorso ha bisogno di condivisione ed unitA? d’intenti, e in questi anni, difficili, a volte esaltanti di amministrazione, credo di averlo dimostrato ampiamente.
Il mese scorso, come ben sapete, Federico che ringrazio ha proposto la mia candidatura a Sindaco per il movimento.
Da allora, complice anche il sovrapporsi delle ben note parlamentarie e relative elezioni politiche non si è più avuto modo nA? tempo per approfondire la cosa, né ho potuto dire la mia.
Dal mio punto di vista, e per il mio modo di vivere, non potrei in alcun modo mancare di rispetto a questi anni di impegno e di lavoro quotidiano.
Pur tuttavia ho sempre lavorato per la città, tutta la città, non facendo alcuna distinzione di sorta tra gruppi, associazioni di categoria e/o fazioni politiche, e continuerA? fermamente a farlo, come A? giusto che qualsiasi amministrazione locale dovrebbe fare, in quanto le divisioni non portano a nulla.
Detto questo, ho già comunicato a chi di dovere la non accettazione della proposta di candidatura con il movimento.
Come A? mia abitudine, non voglio sprecare altro tempo in parole, ci saranno certamente altri momenti in futuro più esplicativi.
Di una cosa sono sicuro, la città avrA? bisogno nei prossimi mesi e/o anni dell’impegno costante di tutti i cittadini e ci sarà ancora tanto da fare.
ContinuerA? a lavorare a testa bassa con tutto me stesso, cercando e sperando di portare avanti l’impegno “civico” a cui ho sempre cercato di fare riferimento e creduto.
A presto!
“urbs pectore plus civili dimicandum fide honoris”
