L’amministrazione Cassi è pienamente operativa dopo il giuramento dei Consiglieri Comunali e del Sindaco.
La prima seduta del civico consesso, convocata per le ore 10 di lunedì 16 luglio 2018, dopo le rispettive proclamazioni dei giorni scorsi, ha sancito il vero inizio dell’era Cassì al Comune di Ragusa
Una serie di adempimenti, nella seduta numero uno del Consiglio Comunale, per i 24 consiglieri proclamati dall’Ufficio Centrale Elettorale che sono:
Chiavola Mario, D’Asta Mario, Federico Zaara, Mirabella Giorgio, Firrincieli Sergio, Antoci Alessandro, Gurrieri Giovanni, Iurato Giovanni, Cilia Salvatore, Malfa Maria, Licitra Giovanna, Salamone Raimonda, Ilardo Fabrizio, Rabito Luigi, Schininà Sergio, Bruno Fabio, Tumino Andrea, Occhipinti Giovanna, Vitale Daniele, Raniolo Concetta, Rivillito Luca, Mezzasalma Giovanni, Anzaldo Carmelo, Tringali Antonio.
Subito dimissionaria la consigliera Licitra, designata assessore della Giunta Cassì, che ha rinunciato la carica di consigliere comunale, surrogata dalla prima dei non eletti nella lista Cassì Sindaco, la signora Corrada Iacono che ha prestato giuramento secondo le procedure, dopo i colleghi.
La seduta è stata presieduta dal consigliere anziano Mario Chiavola.
Secondo l’Ordine del Giorno si è proceduto al Giuramento dei consiglieri, è seguito quello del Sindaco, successivamente le procedure per l’esame delle condizioni degli eletti e la relativa convalida, per la surroga del consigliere dimissionario, per l’esame ipotesi di incompatibilità.
Ai punti 6 e 7 dell’Ordine del Giorno l’elezione del Presidente del Consiglio Comunale e del vicepresidente.
Le previsioni erano per una seduta tranquilla e per una elezione veloce, dettate da una maggioranza consolidata in aula di 15 consiglieri su 24, per 13 voti occorrenti al primo scrutinio.
Previsioni che sono state rispettate in pieno con l’elezione di Fabrizio Ilardo, la cui scelta era trapelata nella mattinata di sabato dopo la riunione di maggioranza.
Candidati naturali alla seconda carica di Palazzo dell’Aquila erano i tre consiglieri più votati, Cilia, primo, seguito dai consiglieri Malfa e Ilardo.
La scelta è caduta sulla esperienza in consiglio comunale del consigliere Ilardo, che ha prevalso sula collega Maria Malfa della quale non si è voluta ingessare la grande esperienza che la maggioranza, evidentemente, ha voluto riservare per affidare alla stessa compiti non condizionati dalla carica istituzionale che non le avrebbe permesso di esprimere le doti politiche riconosciute da anni.
Sulla stessa linea il criterio di valutazione per il consigliere Cilia del quale si intendono valorizzare diversamente le prerogative, innanzitutto, professionali.
Un successo strategico per il Sindaco Cassì e del suo più stretto collaboratore politico, Ciccio Barone, che dopo gli innegabili meriti per la candidatura e l’ascesa di Cassi alla poltrona di Sindaco, incassa, per il suo gruppo, la seconda carica di palazzo dell’Aquila, nonché quella di vicepresidente del civico consesso, quest’ultima offerta dal primo cittadino alle opposizioni ma fermamente rifiutata.
Prima della elezione del Presidente, l’avv. Cassì aveva chiesto, infatti, una sospensione della seduta per interloquire con le minoranze, per sottoporre la proposta. La stessa è stata rifiutata, nel contempo è emerso il gradimento che le opposizioni avrebbero manifestato per la Presidenza, come segnale della intenzione per la condivisione delle scelte politiche con le minoranze.
Venuta meno la disponibilità di queste ultime ad accettare la proposta, la maggioranza, compatta ha voluto affidare la vicepresidenza a Maria Malfa, come ulteriore segnale di fiducia nell’esperta collega.
In entrambe le votazioni compatta la maggioranza, 15 voti per i nomi prescelti, per la Presidenza 6 voti ha ottenuto Maria Malfa, 2 schede bianche e 1 nulla.
Per la vicepresidenza, oltre ai 15 voti riservati all’eletta, 8 schede bianche e 1 voto per il consigliere Rabito.
Votazioni che hanno messo in risalto la serietà e la concretezza del progetto di Peppe Cassì che dopo la designazione degli assessori, che non ha trovato ostacoli o riserve di sorta, vede esitare le votazioni per la scelta dei vertici del civico consesso senza il minimo scossone o inutili polemiche.
Un sentore di totale condivisione nei confronti di un progetto politico dove, sapientemente, sono mescolati nuovo e vecchio, di livello qualitativamente elevato, un giusto mix che merita di essere apprezzato anche da chi non ha votato Cassì ma desidera un futuro comunque più positivo per la città.
Sullo sfondo opposizioni evanescenti che non si vogliono mostrare particolarmente agguerrite, come quella dei 5 Stelle, o inconsistenti numericamente per pensare di poter impensierire una maggioranza coesa, con le idee chiare per navigare in maniera ottimale nell’orbita della politica amministrativa locale.