L’amministratore delegato di Soaco, Giorgio Cappello, si è dimesso. Il futuro della società, oggi, appare sempre più incerto. Giorgio Cappello, 48 anni, è manager del Gruppo industriale Cappello Alluminio e uomo di Confindustria. Le sue dimissioni appaiono come il chiaro segno di una mancanza di prospettive circa la gestione e il futuro dello scalo degli Iblei. Attualmente, Soaco perde circa 200 mila euro al mese a causa dei pochi voli che arrivano e decollano. Inoltre, la società è gravata dal debito ponte che tra un anno dovrà restituire alla Sac: si tratta di un milione 250 mila euro per garantire l’operatività dello scalo almeno fino all’estate. L’ultima proposta per cercare di salvare Soaco è arrivata dal sindaco di Comiso, Maria Rita Schembari, che ha fatto un appello agli enti locali per acquisire una parte delle quote di Soaco. Una proposta che fa a pugni con la grave situazione economica degli enti pubblici locali e con la legge Madia. D’altra parte, e questo è un dato di fatto incontrovertibile, Sac (la società che gestisce l’aeroporto Catanese), ha aumentato considerevolmente i suoi numeri in termini di arrivi e partenze. Qualcosa vorrà pur significare.