E’ tornato il rito della svelata. Un momento carico di suggestione. Per i devoti e i fedeli. L’anno scorso si era preferito soprassedere, considerata la situazione pandemica. Quest’anno, anche se l’emergenza sanitaria persiste, si è voluto comunque dare un segnale, nel rispetto delle prescrizioni anticontagio. Con l’auspicio che tutto torni quanto prima alla normalità. E’ stato uno degli aspetti più caratteristici della vigilia della festa di San Biagio. L’appuntamento sabato pomeriggio. Ieri, poi, il giorno della festa che corrisponde, tradizionalmente, alla seconda domenica di luglio. Certo, nessuna processione, ed è il secondo anno di seguito che accade, per i motivi pandemici. Ma l’attenzione dei devoti, se possibile, è ancora più forte proprio perché si chiede al santo di contribuire a fare finire questo momento critico che sta riguardando tutti. “Il pomeriggio della processione – scrive in un suo testo il prof. Nino Cirnigliario – centinaia di devoti portavano a spalla la statua del Patrono serenamente assiso sulla sua sedia vescovile, ai cui piedi bambini difettosi di nascita pizzuliaunu coccia ri racina sammilasara, chicchi di uva, che maturava proprio in quei giorni e guardando, come raccomandavano i genitori che l’avevano posti sulla vara, il bel viso del santo, speravano che raddrizzasse le loro gambette rachitiche o sciogliesse la lingua muta. Mentre la lunga processione di fedeli coi ceri dentro la lanterna coi vetri istoriati dai simboli vescovili e del martirio di S. Biagio s’avvia per i quartieri del paese”. Sono state sette le sante messe tenutesi ieri, l’ultima delle quali presieduta dal sacerdote Antonio Baionetta. Prima, era stato il sacerdote Innocenzo Mascali, il rettore, a celebrare la funzione religiosa. Oggi, intanto, si continua con l’Ottavario. Alle 9 celebrazione eucaristica, alle 18,30 la recita del Rosario e la coroncina di San Biagio, alle 19 la messa presieduta dal sacerdote Gino Ravalli e animata dalla comunità parrocchiale Santi Apostoli. La messa di domani, sempre alle 19, sarà presieduta dal sacerdote Giuseppe Iacono e animata dalla comunità parrocchiale Sacro Cuore di Gesù. Mercoledì, invece, sarà la volta della celebrazione eucaristica presieduta, sempre in orario serale, dal sacerdote Enzo Barrano e animata dalla comunità parrocchiale Sant’Antonio di Padova.