Sabato 24 maggio il secondo modulo del corso “La Rete Reumatologica”, presso la Scuola Regionale per lo Sport. Un percorso formativo, che ha già realizzato il primo appuntamento a Scicli e che vedrà il prossimo incontro, per l’appunto a Ragusa, e quello conclusivo a Vittoria
Il corso ha lo scopo di preparare il processo interattivo, nell’ambito del 1° livello della rete regionale (punto spoke) fra la MMG e la specialistica reumatologica. Responsabile scientifico della formazione è il dott. Mario Bentivegna.
Le Reti Assistenziali sono ritenute un ambito prioritario di intervento per la Regione Sicilia, anche come valido strumento di implementazione dei percorsi diagnostico-terapeutici, in coerenza con le strategie della Regione di recupero e cura dell’appropriatezza e di controllo degli sprechi.
L’assistenza, secondo il principio delle reti, prevede una forte integrazione fra ospedale e territorio in modo che la concentrazione della casistica più complessa viene gestita da un numero di centri (HUB), che trattino volumi di attività tali da garantire la miglior qualità dell‘assistenza erogata e il miglior utilizzo delle risorse organizzative e tecnologiche disponibili. L’attività di tali centri è fortemente integrata attraverso connessioni funzionali con quella dei centri territoriali e/o ospedalieri (SPOKE) che assicurano l‘assistenza per la casistica a minore grado di complessità. Aspetto importante, nella realizzazione della Rete Reumatologica è stato il rilevare il dato della notevole emigrazione sanitaria interregionale di malati reumatici, dovuta anche, ad una distribuzione non capillare e non omogenea dei servizi di reumatologia in tutta la regione. Gli obiettivi generali della rete sono: formulare una diagnosi precoce delle malattie reumatiche, soprattutto quelle più invalidanti; avviare un Sistema integrato di assistenza secondo un modello, Hub e Spoke assicurando in tal modo un modello di assistenza territorio–ospedale che vede la partecipazione di strutture operanti sul territorio e in possesso dei requisiti necessari per assicurare interventi tempestivi ed appropriati nelle diverse fasi assistenziali.
Un importante ed interessante corso di formazione si terrà il prossimo fine settimana, il 23 maggio 2014 dalle 14,00 alle 19,45; il 24 maggio 2014 dalle 9.00 alle 19.00, presso Sala Conferenze Dipartimento Medico di Prevenzionesu: “LA TUBERCOLOSI OGGI : ASPETTI PREVENTIVI , CLINICI, DIAGNOSTICI E TERAPEUTICI”
La tubercolosi (Tb) è una patologia relativamente rara in Italia , l’incidenza nell’ultimo decennio si è mantenuta costantemente sotto i 10 casi/100.000 abitanti. Il quadro epidemiologico è però molto diverso nei paesi dell’Europa dell’Est e in Africa, Asia, America latina, ove l’incidenza di tubercolosi continua in alcuni casi ad aumentare e si accompagna alla comparsa e alla diffusione di micobatteri multiresistenti ai farmaci antitubercolari (MDR-TB) o che presentano addirittura resistenze estese (XDRTB).
In Italia dai dati di sorveglianza si rileva che l’incidenza della Tbc nell’ultimo decennio si è mantenuta costantemente sotto i 10 casi per 100.000 abitanti (7,4 casi/100.000 abitanti nel 2008). L’incidenza è maggiore nelle Regioni del Centro-Nord rispetto a quelle del Sud, fenomeno dovuto in parte alla sottonotifica dei casi in alcune Regioni e in parte alle caratteristiche della popolazione residente. Secondo i dati riportati in “La tubercolosi in Italia-2008” la percentuale di tubercolosi multiresistente (Mdr-Tb), nel 2008, è lievemente aumentata rispetto al 2007, attestandosi al 3,7% del totale dei ceppi analizzati. A differenza della popolazione generale, la popolazione immigrata è a maggior rischio di avere un’infezione da M. tuberculosis multi-resistente e una maggior frequenza di esiti sfavorevoli del trattamento, per un’aumentata proporzione di soggetti che vengono persi durante il follow-up.
“E’ necessario mantenere alta l’attenzione a questo problema, garantire che gli interventi preventivi e di controllo siano attuati ovunque e che siano disponibili le risorse necessarie per perseguire gli obiettivi di intervento definiti. Tra le azioni essenziali per garantire un efficace controllo della tubercolosi, vi è la sorveglianza epidemiologica.” Con queste parole, il direttore del Dipartimento, dott. Francesco Blangiardi ha voluto caratterizzare l’importanza del corso che sarà aperto dall’intervento introduttivo affidato al Commissario Straordinario ff dott. Vito Amato.