Conferenza stampa, nella mattinata di mercoledì 25 giugno, nella Sala Commissioni del Comune di Ragusa, di otto consiglieri della minoranza consiliare.
L’incontro con gli organi di informazione è servito per fare il punto sulla protesta inscenata nell’aula del Consiglio Comunale da Giuseppe Lo Destro, incatenatosi allo scranno durante la seduta del civico consesso, naturalmente subito sospeso, a cui è seguita l’occupazione permanente da parte dei consiglieri Sonia Migliore e Maurizio Tumino e di una folta rappresentanza di lavoratori dell’igiene ambientale che sono stati sostenuti dal rappresentante della Funzione Pubblica CGIL, Lattuca.
Alla protesta, in forme diverse, hanno aderito i consiglieri della minoranza Chiavola, La Porta, Marino, Mirabella e Morando, che oggi hanno partecipato, compatti alla conferenza stampa.
Mancavano i due rappresentanti del Partito Democratico che, come hanno avuto modo di comunicare, intendono ribadire il modo diverso di fare opposizione, molto più rispettoso della legge e delle persone, che non vuole significare essere fuori da problemi così gravi, ma piuttosto, a proposito dei lavoratori dell’allegato C, oggetto di realtà distorte e di false tutele.
Ha esordito il consigliere Lo Destro che ha rifiutato ogni illazione su secondi fini della protesta: ci sono troppi punti oscuri, nel bando di gara, per i lavoratori dell’allegato C ma è criticabile tutto l’impianto dell’appalto che va, necessariamente, rivisto e quindi da ritirare in autotutela.
La protesta è finalizzata ad ottenere una apertura che non arriva, secondo Lo Destro, da un Sindaco che si ritiene il padrone assoluto della città e considera il bando legittimo, con tutti i requisiti di legge.
Se così non fosse, per Lo Destro, al Sindaco non rimarrebbero che le dimissioni.
Sonia Migliore ha ripercorso, carte alla mano, tutto l’iter del bando, partendo dalla sua bozza, a far data dal mese di aprile, epoca in cui anche il Sindacato CGIL cominciava ad eccepire dubbi, smentendo il primo cittadino che lamenta un interessamento tardivo alla questione.
La Migliore esibisce tutta una rassegna di note e di risposte dell’amministrazione per fatti riguardanti lavoratori della ditta Busso e tira fuori, addirittura, una lettera dove sarebbe stato autorizzato l’utilizzo di lavoratori in esubero rispetto al numero previsto dall’appalto.
Elisabetta Marino ha voluto stigmatizzare il comportamento del Sindaco, restio a concedersi alla protesta, atteggiamento criticabile simile a quello che vede il primo cittadino quasi sempre maldisposto ad ascoltare istanze dei cittadini.
Maurizio Tumino ha ribadito l’impegno per il mantenimento dei livelli occupazionali autorizzati e ha sciorinato i punti del bando che presentano le maggiori criticità e lo rendono, in alcuni casi, anche illegittimo.
Ha rifiutato l’etichetta di opposizione sterile e poco costruttiva che vorrebbe assegnare il Sindaco ad una minoranza invece attenta al bene della collettività per servizi efficaci, soffermandosi sulla mancanza attuale di un responsabile del procedimento che rende imperscrutabili le risposte alle eccezioni dei consiglieri comunali. Anche Tumino ha considerato inevitabili le dimissioni del Sindaco in caso il Tribunale Amministrativo Regionale desse ragione ai sindacati, per un bando di gara che presenta diversi punti deboli in ordine ai requisiti richiesti relativamente ai dati di raccolta differenziata che si vorrebbero perseguire.
Morando si è detto solidale con i colleghi delle opposizioni, impegnato nel perseguire trasparenza e legalità da contrapporre alla improvvisazione di una amministrazione che sembra navigare senza prospettive.
Giorgio Mirabella ha giudicato il primo anno di amministrazione Piccitto un periodo oscuro per la città, al pari di quello della gestione commissariale, caratterizzato da aumento di tasse e tributi a cui fanno da contraltare le possibili perdite di posti di lavoro per scelte discutibili nei diversi settori.
Mirabella ha rilevato anche come l’appoggio cieco della maggioranza pentastellata si traduca in connivenza per quelle scelte che si rivelano illegittime.
Mario Chiavola ha espresso la sua totale solidarietà al collega Lo Destro e, in generale, a tutti i colleghi delle opposizioni con cui si sente impegnato in questa battaglia per la trasparenza e il buon governo della città.
Angelo La Porta si è mostrato sconcertato per l’atteggiamento del Sindaco e per l’emergere di una serie di irregolarità e illegittimità degli atti che considera solo la punta di un iceberg dalla consistenza ancora tutta da scoprire.
In chiusura dell’incontro Sonia Migliore ha voluto meglio specificare i motivi della illegittimità del bando che risultano incomprensibili ai consiglieri del Movimento 5 Stelle: viola l’art 66 del Codice degli appalti, che obbliga a pubblicare le gara d’appalto sulla Gazzetta ufficiale ed il Comune non lo ha fatto, è illegittimo perché l’Amministrazione indica nominalmente i dipendenti e le forme di rapporto lavorative che dovranno essere attuate oltre a decidere chi dovrà esser licenziato, esercitando di fatto una potestà sui lavoratori, fatto che non ha alcun riscontro normativo, è illegittimo poiché l’arbitrarietà che esso esprime è massima ed incide sui rapporti esistenti tra ditta e operai, è’ illegittimo perché non si riesce ad evidenziare dove sta l’interesse pubblico in questo eccesso di esercizio di potere.
Maurizio Tumino ha ricordato tutte le eccezioni sollevate in ordine ad altri aspetti della raccolta rifiuti, in cui le opposizioni hanno avuto pienamente ragione, vedi l’Aro e il Piano di intervento, chiamando in causa anche Legambiente che, notoriamente sostenitrice dell’amministrazione grillina, anche in questi momenti solleva eccezioni sul livello di pulizia nella città, su un settore rifiuti sostanzialmente fermo e ritiene, anch’essa, illegittimo il bando di gara.
Al momento in cui scriviamo, sono le ore 17, il sindaco Piccitto e le rappresentanze sindacali, dopo un incontro con SE il Prefetto, sono in riunione per trovare soluzioni, anche in linea con le sollecitazioni del rappresentante del Governo.